Un italiano, uno spagnolo e un austriaco, erano stati loro a ricevere il premio Ratzinger della Fondazione Vaticana per primi. Lui Manlio Simonetti, illustre studiose di storia del cristianesimo, conosciuto da tutti gli studenti del liceo era stato ricevuto dal Papa teologo nell’estate del 2011.
Una estate con diversi impegni a Castelgandolfo e in Vaticano per il Papa emerito Benedetto XVI. Ad accompagnare Benedetto nella cittadina laziale dovrebbe essere Papa Francesco nei primi giorni di luglio. Francesco tornerà poi in Vaticano mentre Benedetto dovrebbe restare per un paio di settimane a Castelgandolfo. Ed è nella cittadina che riceverà il 3 luglio, come conferma il cardinale Stanislaw Dziwisz, in una cerimonia pubblica, un Dottorato Honoris Causa della Pontificia Università Giovanni Paolo II e dell'Accademia di Musica di Cracovia.
“Le persone volevano, sì, vedere Benedetto XVI, ma lo volevano soprattutto ascoltare”. É questa la chiave del volume che la Libreria Editrice Vaticana in italiano ha edito per l’Istituto Papa Benedetto XVI di Ratisbona in collaborazione con la editrice Schnell & Steiner. E a dirlo è il segretario personale del Papa emerito, l’arcivescovo Georg Gänswein Prefetto della Casa Pontificia. Un libro che nasce per i dieci anni della elezione di Joseph Ratzinger al Soglio di Pietro. Si la chiave del pontificato del teologo tedesco contemporaneo più significativo è l’ascolto, la parola, il ragionamento cristallino e chiaro, le ampie vedute e la vastità degli argomenti trattati.