“Sono centralinista non vedente, lavoro in una grande azienda... L’essere in un istituto secolare ha cambiato la mia vita: trovarmi in una comunità vocazionale con cui potersi confrontare, pregare insieme, mi aiuta a vivere la comunione con il Signore che dà senso alla mia vita, a tutto ciò che faccio e che sono il carisma del nostro istituto è la contemplazione nell’azione a servizio dei fratelli”.
In un messaggio a firma del cardinale Parolin il Papa saluta gli Isitituti secolari ricordando Paolo VI: “fare unità tra consacrazione e secolarità, tra azione e contemplazione”. Un punto d’incontro, spiega, che aiuti secolarità e consacrazione a stare “insieme” senza “mai” separarsi, pena - sostiene - il vivere “in maniera formalistica” certi impegni senza frutto.