Intensificare la collaborazione e lo scambio di esperienza tra il seminario di Qom e le istituzioni cattoliche, in modo da “creare una comunità delle religioni celesti al servizio dell’umanità”. L’aytatollah Alireza Arafi, rettore dell’Università Internazionale al Mustafa di Qom, in Iran, prende carta e penna e scrive a Papa Francesco a nome del Seminario dell’Iran e dei professori della comunità accademica sciita.
Era quasi scontato che il presidente dell’Iran Hassan Rouhani facesse tappa da Papa Francesco durante la sua visita in Italia sabato 14 novembre. È il ritorno dell’Iran sulla grande scena internazionale, dopo le difficili trattative che hanno portato all’ormai famoso accordo sul nucleare iraniano. Un accordo che anche la Santa Sede ha lodato, perché ci vede in fondo un ponte con il mondo mediorientale. E, chissà, magari anche un ponte per risolvere situazioni difficili come quella in Siria.