E’ il 1° agosto 1917, terzo anno di guerra, quando Benedetto XV invia forse la sua missiva più famosa: la lettera ai capi dei popoli belligeranti in cui il Pontefice definisce la Prima Guerra Mondiale una “inutile strage”.
Benedetto XV aveva anche l’idea di scrivere una enciclica sulla pace, con un particolare focus sui nuovi armamenti. E l’idea fu discussa in una delle sedute della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, l’organismo che ai tempi di Papa Dalla Chiesa fungeva da “ministero degli Esteri” vaticano.
Una Chiesa impegnata sul fronte diplomatico, ma soprattutto sul fronte umanitario, nel cercare di porre fine alla Prima Guerra Mondiale. Furono 24 gli appelli del Papa per fermare quello che lo stesso Benedetto XV definirà “il suicidio dell’Europa”.
Il viaggio di Papa Francesco a Bologna, il prossimo 1 ottobre, sarà nel segno di Benedetto XV. Al Papa saranno consegnati infatti gli atti del convegno “Benedetto XV nel mondo dell’inutile strage”, che esplorava gli sforzi per la pace di Papa Dalla Chiesa. Il quale lanciò il suo appello alle forze belligeranti il 1 agosto 1917. Cento anni fa.