Da un testo breve, con una serie di schede che rappresentavano proposte di lavoro, a un testo più lungo, teologicamente più fondato e, se vogliamo, quasi in linea con la tradizione degli Instrumenta Laboris dei Sinodi precedenti. Da una griglia che apriva un discorso ad una struttura che tende a indirizzare il discorso, a guardare ai grandi temi, a dare più nerbo a quella che si definisce “Chiesa sinodale”. Una Chiesa che non può prescindere dall’autorità del Papa e dei vescovi, ma che allo stesso tempo vuole essere ascoltata in maniera concreta.
Presentato e pubblicato oggi "l’Instrumentum laboris", ossia lo "strumento di lavoro" per i membri della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. La parola stessa "strumento di lavoro" ricorda che "non è un documento del magistero", ma un testo-base "frutto dell’ascolto, del discernimento e della riflessione sulla Sinodalità maturata nel corso del processo sinodale". Più partecipazione delle donne ai processi decisionali, più trasparenza, l’importanza della accountability. Queste alcune delle proposte di questo testo per il prossimo ottobre 2024.
La Segreteria Generale del Sinodo ha diffuso un comunicato stampa sulla prima versione dell’Instrumentum Laboris, lo strumento di lavoro per la Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Quello che si mette in chiaro sin da subito, e con termini netti, è che non siamo di fronte ad un documento del magistero, né siamo di fronte al report di una indagine sociologica. Siamo piuttosto di fronte a un momento di ascolto, qualcosa che porta le periferie al centro, tanto che le Chiese locali sono “punto di riferimento privilegiato”, che però non significa che questa Chiesa locale “può vivere al di fuori delle relazioni che la uniscono a tutte le altre, incluse quelle, del tutto speciali, con la Chiesa di Roma”.
Al via da oggi fino al prossimo 19 aprile una serie di riunioni che vedranno protagonisti un gruppo di esperti con lo scopo di avviare la riflessione che porterà in un secondo momento all’elaborazione dell’Instrumentum Laboris, il documento di lavoro per la prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 29 ottobre prossimi.
Una riunione per ripercorrere i passi svolti, ma soprattutto per discutere ad approvare il documento di lavoro del prossimo sinodo, che sarà poi diffuso. Dopo la nomina del Cardinale Claudio Hummes a relatore generale del Sinodo Speciale per l’Amazzonia, si è tenuta il 14-15 maggio la seconda riunione del Consiglio pre-sinodale dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica.
Un documento in tre parti, divisi in quattro capitoli, nella cornice dell’icona di Emmaus (uno dei temi principali di uno dei gruppi in lingua inglese), che ha avuto una generale approvazione unanime in tutti i punti, tranne nella terza parte, dedicata alla sinodalità, la più discussa: si presenta così il documento finale del Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, licenziato nell’ultima giornata dell’assemblea del Sinodo.
Tre parole chiave (riconoscere, interpretare e scegliere); tre momenti preparatori (il documento preparatorio; il seminario internazionale; il pre-sinodo dei giovani); un filo comune, che è quello dell’ascolto. L’Instrumentum Laboris del Sinodo sui giovani si presenta così.
La proposta di un pre-sinodo da celebrare in ogni continente prima del sinodo di tutti i vescovi ha caratterizzato i lavori della Quinta e Sesta Congregazione generale del Sinodo dei vescovi. I padri sinodali chiuderanno la giornata con una ora di discussione libera, per poi riunirsi nei circoli minori nel corso della prossima settimana.
Parte dal tema della XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi, “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, l’Instrumentum laboris alla base della prossima assise sinodale. Che riprende la “Relatio Synodi” della scorsa assemblea, quella straordinaria dell’ottobre scorso, per riaffermare che “la famiglia resta ancor oggi, e rimarrà sempre, il pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale”, nonostante “in essa infatti convivono differenze molteplici, attraverso le quali si stringono relazioni, si cresce nel confronto e nella mutua accoglienza delle generazioni”.
Sarà presentato martedì 23 giugno, alle ore 12, presso la Sala stampa della Santa Sede l’Instrumentum laboris della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
Papa Francesco ha presieduto il Consiglio Ordinario del Sinodo dei Vescovi che si è riunito tra ieri e oggi in Vaticano. La presenza del Santo Padre, riferisce una nota della Sala Stampa della Santa Sede “ha sottolineato l’importanza che attribuisce al cammino sinodale in corso”.