"Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell'insegnamento. Il Signore li aiuti in questo cammino, li dia coraggio e anche un bel successo".
“Una volta, ero in quarta elementare e avevo detto una brutta parola alla maestra. Lei, una donna buona, chiamò mia madre per l’indomani, hanno parlato tra loro e poi sono stato chiamato. Mia madre mi ha detto davanti alla maestra che quanto avevo fatto non era bello e quindi mi ha chiesto di chiedere scusa alla maestra. Lo ha fatto con dolcezza e sono rimasto contento. Ma poi a casa c’è stato il secondo capitolo... Oggi se capitasse una cosa del genere il genitore andrebbe a rimproverare la maestra...”.Scherzava ma non troppo Papa Francesco quando parlava, mesi fa, del ruolo dell’insegnante e delle tante difficoltà che ogni giorno incontra sul suo cammino educativo.
“Insegnare è un lavoro bellissimo”, dice Papa Francesco ai professori dell’Uciim chiamandoli “colleghi”: “Peccato che gli insegnanti siano malpagati”; “E’ un’ingiustizia”. Questa mattina in Aula Paolo VI, i membri dell’Unione cattolica italiana degli insegnanti medi sono stati ricevuti in udienza dal Papa in occasione del settantesimo anniversario dell’Associazione.