La giornata indonesiana del Papa si conclude allo Stadio Gelora Bung Karno di Giakarta per la celebrazione della Messa
Proprio mentre le condizioni di salute di Papa Francesco sono deteriorate al punto che il Papa ha dovuto rinunciare per ora al viaggio in Africa, arriva un altro invito per un viaggio che potrebbe essere interessante: quello in Indonesia, per il cosiddetto G20 delle religioni.
Tre punti di soccorso nelle parrocchie locali in Indonesia, per distribuire cibo ed acqua alla popolazione devastata da alluvioni improvvise: la Caritas si mobilita per portare sollievo alla popolazione, prostrata da alluvioni che hanno causato finora quasi 200 morti.
Alle 10.26 della Domenica delle Palme due attentatori suicidi hanno attaccato la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù di Makassar, nella provincia indonesiana del Sud Sulawesi. Il bilancio è di almeno venti feriti, oltre al decesso dei due kamikaze. Secondo il generale Listyo Sigit Prabowo, capo della polizia nazionale, i due presunti attentatori appartenevano al network Jamaah Ansharut Daulah (JAD), affiliato all’ISIS e a un gruppo terroristico protagonista di attentati suicidi nell’isola filippina di Jolo nel 2018. Il JAD è accusato di diversi attacchi in Indonesia, compresi attentati ai danni di chiese. L’arcidiocesi di Makassar, tramite il suo vicario giudiziale Don Fransiskus Nipa, ha diffuso un video messaggio nel quale ha invitato «sacerdoti e fedeli» a «restare calmi e vigili», affidando il caso alle forze di polizia «conformemente alla normativa vigente». L’arcidiocesi ha infine invitato i fedeli a reagire tramite la preghiera.
Dopo le Filippine, è la volta dei Vescovi di un altro Paese asiatico a raggiungere Roma per la visita ad limina. Sono in Vaticano per incontrare il Pontefice i membri della Conferenza Episcopale Indonesiana.
Per la prima volta, Papa Francesco aprirà la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, invece di chiuderla, come sempre avevano fatto i Papi. Ma non è la sola caratteristica che rende questa Settimana di Preghiera particolare. Perché quest’anno il sussidio di preghiera è stato affidato ad un gruppo proveniente dall’Indonesia.
Papa Francesco ha deciso l’invio di aiuti umanitari alle popolazioni indonesiane colpite dallo tsunami dei giorni scorsi. Lo ha annunciato il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
L’episodio evangelico della visitazione di Maria a Elisabetta è il centro della meditazione che il Papa ha offerto ai fedeli in occasione dell’Angelus della IV Domenica di Avvento.
Con un telegramma firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin inviato al Nunzio Apostolico in Indonesia, l’Arcivescovo Mario Pioppo, il Papa ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia aerea avvenuta oggi nel Paese asiatico.
Una squadra di emergenza dell’Agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, “Malteser International”, è pronta per partire per l’Indonesia per aiutare le vittime colpite dal violento terremoto e dallo tsunami di venerdì scorso.
E’ la Giornata asiatica dei giovani cattolici, per la prima volta ospitata da un Paese musulmano. Sarà dal Dal 30 luglio al 6 agosto a Yogyakarta, in Indonesia. E’ il raduno dei giovani cattolici provenienti dai diversi Paesi del continente asiatico. Al primo, in Thailandia nel 1999, c’erano 500 giovani. Quest’anno, dopo sette edizioni, sono circa duemila i partecipanti, provenienti da 24 Paesi asiatici.
La Caritas Antoniana propone “un progetto ambizioso” in vista della festa di Sant’Antonio da Padova del prossimo 13 giugno per donare all’“Indonesia un futuro migliore per bambini e giovani”. “L’obiettivo – spiegano i francescani di Padova - è dare un’opportunità di lavoro ai numerosi giovani che, per raggiunto limite d’età, devono lasciare l’orfanotrofio “Betlemme” di Bandar Baru nell’isola di Sumatra, in Indonesia, gestito dai frati minori conventuali”.