La giornata di oggi si chiude con la preghiera per migranti e rifugiati, e con una intervento del Papa. E' il programma specifico del Sinodo che oggi ha visto ancora le "conversazioni nello Spirito" di cui si sa pochissimo.
Arriva dalla Chiesa in Africa una indicazione su come affrontare la crisi migratoria e lo spiega Mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei, Vescovo di Obala, Camerun, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).
“ A scuola come va?” La domanda è del Papa, al figlio di uno dei due capitani reggenti di san Marino che oggi sono stati ricevuti da Francesco con le famiglie al termine del loro mandato, Matteo Fiorini e Enrico Carattoni.
Papa Francesco ha detto di essere molto preoccupato per il vertice riunione del "G20". "Temo che ci siano alleanze assai pericolose tra Potenze che hanno una visione distorta del mondo: America e Russia, Cina e Corea del Nord, Russia e Assad nella guerra di Siria", ha confidato il Pontefice durante un’intervista-colloquio con il giornalista Eugenio Scalfari a Casa Santa Marta.
La paura della diversità, la difesa della identità culturale, il senso di Roma come “communis patria”, la lotta alla violenza, e la necessaria “carità intellettuale” nel mondo dei social network.Le domande dei giovani della terza università di Roma al Papa sono queste.
Loni Mjeshtri ha solo 19 anni, ma la sua esperienza e la sua forza gliene fanno dimostrare molti di più. Una grande passione: quella di dipingere. Ed è proprio questo sogno che lo spinge minorenne a partire dal Distretto di Mat, a 100 km da Tirana, per arrivare in Italia.
A maggio Papa Francesco ha ricevuto il Premio Carlo Magno, una occasione per mettere al centro della riflessione l’ Europa. A fine agosto il Ratzinger Schulerkreis ha messo al centro del dibattito di nuovo l’ Europa. Intanto si dibatte sulla Brexit e sulle politiche di accoglienza. Ma davvero l’ Europa vive una crisi? E perché?
E’ alla luce della riflessione avviata negli ultimi anni assieme a diversi organismi ecclesiali sulla risposta della Chiesa all’intenso flusso migratorio verso l’Europa, e cercando di integrarla alla riflessione della Chiesa nell’Anno della Misericordia, che si apriranno lunedì 26 settembre a Madrid i lavori dell’incontro annuale dei responsabili della pastorale per i migranti in Europa.
Dal discorso del presidente Mattarella alle testimonianze di chi lavora con i migranti, il Meeting per l'Amicizia dei Popoli di Rimini apre sguardo e cuore al tema dell'immigrazione, così fondamentale oggi.
“Bisogna gridare con forza che occorre verità non solo per Giulio Regeni e per gli altri attivisti che in questi momenti in Siria stanno operando per la pace, ma anche per padre Paolo Dall’Oglio, che - da quel che è dato sapere - è ancora vivo”.
“Oltre la paura – cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile” è il titolo dell’edizione 2015 promossa da Gruppo Editoriale Città Nuova, Istituto Universitario Sophia, Polo Lionello Bonfanti/Economia di Comunione e Centro internazionale di Loppiano. Il “ Loppiano lab” del 2015 fa i conti con i grandi flussi di profughi che vogliono non solo fuggire la guerra, ma raggiungere certi stati dell’ EU e un supposto “sogno europeo”.
“La conoscenza delle reciproche fedi e della storia di ciascuno deve condurre al rispetto di ogni espressione religiosa in ogni parte del mondo”. Lo scrive il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola, in un messaggio alla XXXVII Settimana di Storia religiosa di Villa Cagnola.
"Se centinaia di migliaia di persone preferiscono la fuga alla permanenza nel luogo di origine, pur consapevoli di mettere in pericolo la loro vita, è perché i conflitti si sono moltiplicati. I profughi non si riducono innalzando muri, ma diminuendo le guerre".
Il Ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha dichiarato sulle colonne del Sunday Times la sua intenzione di agire affinché gli accordi di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini comunitari all’interno dell’Unione Europa vengano rivisti in senso più restrittivo. Le parole del Ministro dell’Interno preoccupano, soprattutto chi opera oggi a favore delle comunità italiane residenti a Londra, ma anche in altre capitali europee.
Un buon segno dalle Nazioni Unite e un apprezzabile cambio di marcia da Angela Merkel. Il cardinale Angelo Bagnasco ha celebrato in questi giorni a Genova la festa della Madonna della Guardia patrona della città. Rispondendo ai giornalisti ha definito “un po’ tardivo”, ma “un bel segno” che “accogliamo con tanta speranza” la notizia che il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha deciso di dare al tema dell’immigrazione la priorità nel vertice che a fine settembre riunirà capi di Stati e di governo al Palazzo di vetro di New York.
I “germi di una terza guerra mondiale” scaturiscono da un “terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio” e che si stanno insinuando “nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa”; “sta alla nostra responsabilità fermarla”.
La tratta delle persone è un tema assolutamente attuale. Le cronache italiane e non solo parlano quotidianamente di questa tragedia del Terzo Millennio. E l'Italia, suo malgrado, è meta - spesso - dei trafficanti di uomini. In Vaticano ieri meeting con i Sindaci di tutto il mondo per discutere del problema. E tra loro c'era anche il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, che ad Aci Stampa ha concesso una intervista a tutto campo.
Una Europa “molto spesso confusa, che sembra priva di una vera cultura di accoglienza, così come di una vera solidarietà tra i diversi Paesi che la compongono.” Parla così il Cardinal Josip Bozanic, archivescovo di Zagabria e presidente della sezione “migrazioni” della Commissione del Consiglio per le Conferenze Episcopali Europee “Caritas in Veritate.” Bozanic prende la parola in apertura dell’Incontro dei vescovi e responsabili nazionali per la pastorale dei Migranti in Europa in corso a Vilnius fino a giovedì 2 luglio.
“Oggi le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa si trovano ad affrontare sfide nuove e decisive, alle quali possono dare risposte efficaci solo parlando con una voce sola.” Papa Francesco lo ha ricordato nel su discorso della mattina al Comitato congiunto della Conferenza della Chiese europee (CEC) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’ Europa (CCEE).
Occorre responsabilizzare i singoli oltre che gli stati, e creare una autorità che possa far rispettare gli accordi internazionali. E’ quanto emerge dai lavori della plenaria della Pontificia Accademia delle scienze sociali che ha riunito non solo accademici ma anche operatori sociali e consulenti politici.