Nei mesi scorsi il ‘Don Bosco’ di Napoli ha celebrato i 90 anni dall’arrivo dei salesiani nel quartiere periferico della Doganella.
La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che nel pomeriggio di oggi
Nonostante la pandemia la Missione della Chiesa non si ferma e passa per i giovani. Così Missio Marche propone una Stage missionario per giovani a Loreto.
Sono tre i punti salienti, le novità del XXIX Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes 2020. “Conoscere per comprendere”.
L’immagine che più ci colpisce in un carcere di Giovanni Paolo II è certamente quella dell’abbraccio con Ali Agca, il suo attentatore.
“Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci”.
Un appuntamento che segna la voglia di accoglienza dei cattolici romani, la Festa dei Popoli a Piazza San Giovanni.
Il Comune di Catselnuovo di Porto è tra i primi comuni a firmare con la Prefettura di Roma un protocollo di accordo per il coinvolgimento degli ospiti del CARA nelle attività locali.
Il primo impatto con Bologna è con gli immigrati. Nell’ Hub regionale dove i rifugiati vengono assistiti. Accolto da Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, e dalle autorità civili il Papa ha incontrato i circa 1.000 migranti ospiti del Centro. Un incontro commovente di famiglia in un "“porto” di approdo di coloro che vengono da più lontano e con sacrifici che a volte non riuscite nemmeno a raccontare” dice Francesco. Nei loro sguardi c’è paura mista a gioia, il Papa sa cogliere quella sensazione: “Molti non vi conoscono e hanno paura” dice, ma solo “con la vicinanza che dà la misericordia” si supera la paura.
In udienza dal Papa questa mattina anche il fondatore della ONG Proactiva Open Arms Oscar Camps. L'organizzazione di esperti di salvataggio in mare che dal 2015 si occuoea di salvataggio si migranti.
Da tre mesi presidente Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), il card. Angelo Bagnasco questa settimana ha visitato le principali istituzioni europee insieme ad un gruppo di trenta sacerdoti della sua diocesi, quella di Genova di cui è arcivescovo.
Il dramma delle migliaia di immigrati che tentano con ogni mezzo di lasciare le loro case e di arrivare in Europa va affrontato per prima cosa dal punti vista umano. E in particolare per le donne, molte incinte, altre con i figli in braccio. E sono proprio le donne in prima linea in molte situazioni.
Nel pontificato di Papa Francesco è comparso un undicesimo Comandamento: salvare la Terra dal disastro che si prospetta per l’innalzamento della temperatura globale. Con effetti devastanti in termini umani e non solo economici. Il problema della salvaguardia del Creato è molto caro a Papa Francesco. Tanto che non solo gli ha dedicato l’accorata Enciclica “Laudato Sì’”, ma ha più volte ribadito che questa tutela rappresenta una nuova opera di misericordia.
La Chiesa Cattolica in Svezia è composta in gran parte da immigrati di diversi paesi. Molti sono gli italiani, ma ci sono decine di etnie, culture e lingue.
Questioni umanitarie a affari, come si combinano? Il Papa ne ha parlato ai partecipanti alla Conferenza Internazionale promossa dalla Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice sul tema “L’iniziativa imprenditoriale nella lotta contro la povertà. Emergenza profughi, la nostra sfida”.
La Germania chiude le porte agli immigrati e trova sostegno nel presidente della conferenza episcopale tedesca cardinal Reinhard Marx. In una intervista alla Passauer Neuen Presse sottolinea che si, la misericordia non conosce confini anche riguardo alla crisi dei profughi, ciò nonostante bisogna però ridurre il numero dei profughi.
Dopo gli attentati di Parigi è più che mai necessario lavorare per un’Europa più accogliente e progettare un futuro più solidale, a partire dall’idea di un Mediterraneo che sia ponte e non confine. Di fronte al dramma dei migranti in fuga dalle loro terre d’origine, occorre dunque un impegno comune e una effettiva assunzione di responsabilità da parte dei Paesi europei, a tutti i livelli, sottolinea il movimento ecclesiale “Rinascita Cristiana” che, con il “Mouvement International d’Apostolat des Milieux Sociaux Indépendants”, organizza dal 20 al 22 novembre, a Pozzallo, in Sicilia, il Colloquio “Mediterraneo: una strada nel mare. Migrazioni di popoli, culture e religioni”.
“In questi ultimi giorni continuano le notizie di morte dei migranti via terra e via mare, ma continuano anche le notizie di una chiusura di Paesi europei al cammino dei migranti, con un pericoloso ritorno a nazionalismi che mette in discussione l’unità stessa dell’Europa. Speculare sulla vita umana dei migranti o respingerli in terra o in mare sono atti criminali - come ha ricordato domenica all’Angelus Papa Francesco - su cui dovrebbe procedere a un’indagine la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, afferma Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes.
Nel cuore del Papa ci sono i cristiani e i martiri delle fughe dalla persecuzione. Martiri come il Beato il Vescovo siro-cattolico Flaviano Michele Melki che “nel contesto di una tremenda persecuzione contro i cristiani, egli fu difensore instancabile dei diritti del suo popolo, esortando tutti a rimanere saldi nella fede.” Ma anche oggi i cristiani sono perseguitati in Medio Oriente e in altre parti del mondo e la beatificazione di questo Vescovo deve dare consolazione, ma deve essere “di stimolo ai legislatori e ai governanti perché ovunque sia assicurata la libertà religiosa; e alla comunità internazionale perché si ponga fine alle violenze e ai soprusi.”
La Solennità dell’ Assunzione al cielo di Maria ha un carattere particolarmente solenne in Etiopia. Secondo il calendario liturgico infatti le celebrazioni, che vanno dal 7 al 21 agosto, sono accompagnate dalla pratica del digiuno e da preghiere e atti di carità.