Ultime Notizie: Il vangelo della domenica

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Il discepolo custodisce la fede. XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

Nel Vangelo di oggi, Cristo, prendendo lo spunto dall’ammirazione che suscitava il tempio di Gerusalemme per la sua grandezza e bellezza, ne annuncia la rovina e la completa distruzione. I discepoli rimangono sconvolti dalle sue parole - proviamo a pensare come reagiremmo se venisse qualcuno ad annunciarci la distruzione della Basilica di san Pietro a Roma – e desiderano conoscere il tempo in cui accadrà un simile drammatico evento e quali ne saranno i segni premonitori. Gesù non risponde a queste due domande, ma prende l’occasione per attirare l’attenzione dei discepoli su ciò che li attenderà e come dovranno comportarsi.

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La nostra vita è un cammino verso il Padre. XXXII Domenica del Tempo Ordinario

Il brano evangelico di oggi ci presenta l’incontro-scontro tra Gesù e un gruppo di sadducei i quali avevano dato vita ad una corrente religiosa che non credeva alla resurrezione dei corpi. L’idea della resurrezione dei corpi era contrastata non solo dai sadducei, ma anche dal mondo pagano dove il corpo era valutato negativamente perché considerato il carceriere dello spirito. Pertanto, la salvezza consisteva nel liberarsi da esso. Per questo nella cultura greca si parlava di immortalità dell’anima, ma era inconcepibile la fede nella resurrezione dei corpi.

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Gesù è amico di coloro che si convertono. XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Gesù sta dirigendosi dal nord della Palestina a Gerusalemme, dove vivrà i giorni della sua Pasqua. In questo viaggio incontra numerosi personaggi: Marta e Maria, i dieci lebbrosi, il giovane ricco, il cieco di Gerico e anche Zaccheo.

Leobard Hinfelaar - opusdei.org

La fede si alimenta nella preghiera. XXIX Domenica del Tempo Ordinario

I testi della liturgia di questa domenica ci parlano del potere che la preghiera perseverante e piena di fede ha dinanzi a Dio. San Luca prima di presentarci la parabola della vedova e del giudice iniquo, ci dice per quale motivo Gesù l’ha raccontata: Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.

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Molti chiedono, ma pochi ringraziano. XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Nell’episodio di questa domenica emerge un cammino che il Signore fa compiere a dieci lebbrosi. Innanzitutto, egli si accosta a loro. Con questo atteggiamento intende dimostrare che per lui non esistono persone da evitare o da escludere o da emarginare, come accadeva per i malati di lebbra. Cristo Gesù è venuto per guarire, per salvare, per donare la vita. Perché questo miracolo possa accadere è necessario riconoscere la nostra miseria: Gesù, maestro, abbi pietà di noi. Questa invocazione è entrata nella santa Messa e ci ricorda che la salvezza viene solo dal Signore.

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L’incredibile diventa credibile per mezzo della fede. XXVII Domenica del Tempo Ordinario

La richiesta dei discepoli di questa domenica: “Signore aumenta la nostra fede!” è la nostra stessa invocazione. Anzi potrebbe diventare una stupenda giaculatoria da rivolgere al Signore lungo la nostra giornata: quando ci troviamo in qualche necessità materiale o spirituale; quando avvertiamo la presenza del pericolo; quando ci vediamo deboli di fronte al dolore; quando sperimentiamo un senso di fallimento nell’apostolato; quando sembra che le anime non rispondano alla grazia del Signore; quando ci troviamo in adorazione davanti al Tabernacolo.

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Il giudizio di Dio sovvertirà le situazioni umane. XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Gesù, in questa domenica, racconta una parabola che ha come protagonisti un uomo ricco - la cui unica occupazione sembra essere quella di festeggiare, divertirsi e godere - e un uomo povero, affamato e ammalato. Si tratta, però, di due situazioni che non durano per sempre perché sopraggiunge la morte che pone fine alla vita di entrambi. Dopo la morte la loro condizione cambia radicalmente, viene capovolta: il povero viene portato “dagli angeli nel seno di Abramo” cioè vive eternamente nella consolazione e nella gioia frutto dell’abbraccio amoroso della Santissima Trinità, mentre il ricco viene gettato nell’inferno dove subisce terribili patimenti e tormenti.

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I poveri sono gli amici di Dio. XXV Domenica del Tempo Ordinario

La parabola di questa domenica racconta una storia scandalosa perché sembra che Gesù presenti come modello di vita un amministratore disonesto. Ma a ben guardare la nostra attenzione viene attirata non dall’infedeltà del fattore o dai mezzi poco leciti che utilizza per farsi degli amici, ma dalla sua astuzia. Gesù desidera che noi ci lasciamo impressionare dalla prontezza, dalla furbizia e dal coraggio con cui il fattore ha preso una decisione per assicurarsi un futuro dignitoso.

Gesù Buon Pastore / Public Domain

L’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Nelle parabole di questa domenica troviamo svelato l’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. Le tre famose parabole della misericordia le quali narrano l’esperienza di una perdita e di un ritrovamento - la pecora perduta e ritrovata, la moneta perduta e ritrovata, il figlio perduto e ritrovato - sono la risposta di Cristo alle accuse che gli vengono rivolte di essere vicino e di accogliere i peccatori.

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L’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Nelle parabole di questa domenica troviamo svelato l’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. Le tre famose parabole della misericordia le quali narrano l’esperienza di una perdita e di un ritrovamento - la pecora perduta e ritrovata, la moneta perduta e ritrovata, il figlio perduto e ritrovato - sono la risposta di Cristo alle accuse che gli vengono rivolte di essere vicino e di accogliere i peccatori.

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La sequela a Cristo richiede fedeltà. XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Le parole che Gesù pronuncia oggi nel Vangelo appaiono molto dure. In realtà il Signore intende precisare alla folla che lo segue - per evitare fraintendimenti - le condizioni necessarie per porsi alla Sua sequela.

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L'umiltà, fondamento di tutte le virtù. XXII Domenica del Tempo Ordinario

In questa domenica troviamo Gesù invitato a pranzo a casa di un fariseo. Gesù, da acuto osservatore, si diverte ad osservare con quanta preoccupazione gli ospiti cercano di occupare i posti d’onore. Allora, racconta una parabola dove condanna questa spasmodica ricerca dei primi posti. E offre un consiglio: “Quando sei invitato a nozze, non metterti al primo posto”.

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La salvezza è dono di Dio. XXI Domenica del Tempo Ordinario

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. La salvezza eterna cioè, è per molti o per pochi? L’interrogativo che viene posta a Gesù ha un carattere puramente accademico. Infatti era oggetto di disputa all’interno delle scuole di teologia. Gesù non risponde direttamente alla domanda, perché a Lui non interessano questioni sterili come quelle che vengono affrontate in tanti dibattiti. A Lui non interessa il numero, interessa andare al cuore della questione.

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Scegliere Cristo è una scelta radicale. XX Domenica del Tempo Ordinario

La pace che Gesù è venuto a portare non è la pace del mondo. Lo afferma chiaramente: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo io la do a voi (Gc 14.27). Esiste, dunque, una pace del mondo e la pace di Cristo. La pace che Gesù dona non è esente da tensioni perché Egli con la sua Persona e la sua Parola denuncia la causa vera della divisione, della guerra e della ingiustizia e dalla quale solo Lui può liberarci, peccato che porta a sovvertire il vero, il bene ed il bello

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Gesù dà significato alla vita. XIX Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta tre parabole di Gesù indirizzate a “un piccolo gregge”. Con questa espressione il Signore intende rivolgersi a quella minoranza di autentici discepoli che in mezzo ad una generale apostasia rimangono fedeli alla loro fede e mantengono vive nel tempo e nella storia le promesse del Signore Gesù. Questa loro fedeltà torna a vantaggio di molti perché desiderano il bene e hanno fame e sete di un mondo più giusto.

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Arricchire davanti a Dio. XVIII Domenica del Tempo Ordinario

Due fratelli litigano tra di loro per la divisione di un’eredità e chiedono l’intervento di Gesù, il quale rifiuta di lasciarsi trascinare in una diatriba che non lo riguarda e nella risposta che offre porta la questione ad un livello più alto. Egli, infatti, mette a nudo la stortura che attanaglia il cuore dei due fratelli, causa del loro litigio: la cupidigia. Si tratta di un’inclinazione istintiva del cuore dell’uomo, la quale porta a ritenere che la vita e il suo valore dipendano dalle ricchezze che uno possiede.

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Il Padre nostro e l'Eucaristia. XVII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica ci presenta la preghiera del Padre Nostro. Si tratta di una preghiera che ci permette di scoprire gli intimi desideri di Gesù: che cosa gli sta a cuore, che cosa determinava le sue scelte. Pregare con il Padre Nostro significa andare al centro dell’insegnamento di Gesù e penetrare nel suo cuore.

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Il servizio e l'ascolto. XVI Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica pone al centro della vita cristiana il tema dell’ascolto della Parola di Dio. L’occasione è data a Gesù dall’accoglienza che riceve in casa di amici: Lazzaro, Marta e Maria. Le due sorelle assumono nei confronti di Cristo un atteggiamento molto diverso. Marta è preoccupata “dai molti servizi” per potere accogliere l’illustre ospite con tutti i riguardi e le attenzioni che merita, mentre Maria è tutta attratta dalla Persona di Gesù e si pone seduta ai suoi piedi per ascoltare la sua Parola.

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Chi è il mio prossimo? XV Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di Vangelo di questa domenica troviamo la domanda cruciale dell’esistenza umana: Cosa fare per avere la vita eterna. Gesù in un’altra parte del Vangelo dichiara che la vita eterna è la realtà decisiva e, pertanto, perdere la propria anima rappresenta il fallimento totale della vita. Lo scriba, che pone a Gesù la questione, è consapevole che la vita eterna non piove dall’alto, ma dipende anche da un “fare” e, dunque, desidera sapere in che cosa consiste questo “fare”. La risposta di Cristo è chiara, semplice ed essenziale. La via che porta alla vita eterna è l’amore verso Dio e verso il prossimo. Fuori dall’amore non c’è azione che abbia vero valore. 

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Nessuno è escluso dalla salvezza. XIV Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che invia in missione i settantadue discepoli. Non solo i dodici apostoli! Con questa decisione il Signore vuole aiutarci a comprendere che l’annuncio del Vangelo non è affidato solo ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi ma a tutti i cristiani. L’evangelizzazione appartiene alla vocazione cristiana e trova la sua ragion d’essere nel sacramento del Battesimo, nel quale siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e resi partecipi della vita stessa di Dio.