Papa Francesco era stato ad Asti il 19 e 20 novembre, per celebrare il 90esimo compleanno di una sua cugina e per trascorrere un giorno e mezzo in quelle che sono state le terre della sua famiglia, prima di emigrare per l’Argentina. Oggi, la diocesi di Asti ha portato 400 pellegrini dal Papa, per ringraziare di quei momenti. E a loro, il Papa dice: “Quella giornata e mezza che ho passato tra voi per me è stata una consolazione”.
Al termine della celebrazione della Messa nella Cattedrale di Asti Papa Francesco guida la preghiera dell’Angelus. “Desidero esprimere la mia riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti: grazie per l’accoglienza calorosa che mi avete riservato! Sono tanto grato alle Autorità civili e religiose anche per i preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita. A tutti vorrei dire che a la fame propri piasi’ encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch’a staga bin! [state bene!]”.
“Dobbiamo pregare per questa Chiesa di Asti, affinchè arrivino vocazioni. Preghiamo il Signore perché benedica questa terra. Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina; e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici. Ma oggi è ancora una volta il Vangelo a riportarci alle radici della fede”. Con queste parole Papa Francesco si presenta ad Asti, precisamente nella Cattedrale, dove per la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, presiede la Santa Messa e incontra la Comunità Diocesana dalla quale erano partiti i genitori per emigrare in Argentina e incontra i giovani provenienti da tutta la regione in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù celebrata oggi nelle Chiese particolari.
Il Papa è arrivato ad Asti, in Piemonte. La giornata di oggi – strettamente privata come ribadito dai media vaticani più volti- è iniziata in particolare con la visita alla cugina del Pontefice, Carla Rabezzana, da pochi giorni novantenne, residente a Portacomaro, e poi, dopo aver fatto tappa nella locale casa di riposo, alla cugina Delia Gai, che vive con altri parenti nella località di Tigliole.
Una settimana intensa quella trascorsa ma anche quella che si apre domani. Oggi e domani, infatti, la diocesi di Asti è in gioia per l’arrivo di Papa Francesco