Il teologo svizzero Hans Küng pubblicò il libro Onestà nel 2011, e lì vi tratteggiava una nuova etica economica, contro la religione del libero mercato e per una economia più equa ed efficace. E a chi, se non a Papa Francesco, inviare il libro? Il teologo tedesco vi accluse una dedica personale, e lo fece pervenire al Papa. Questi lo diede, durante una udienza, al Cardinale Peter Turkson, allora presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. E lì, in dicastero, si trovava questo libro, alla fine del 2014.
Si conobbero nel 1957 ad un convegno di teologia dogmatica che si svolse ad Innsbruck, in Austria, Hans Kung e Joseph Ratzinger. Il futuro Papa rispettava il collega teologo svizzero: ne aveva letto la tesi di dottorato e apprezzava – secondo quanto riporta Peter Seewald nella biografia di Benedetto XVI – “l’apertura piena di simpatia e di semplicità”. Kung definiva Ratzinger un collega coetaneo “amichevole e simpatico”.
Con Joseph Ratzinger al Concilio veniva considerato un “enfant terrible”, Hans Küng, un anno meno del teologo bavarese, svizzero e amante della bella vita diventa sacerdote nel 1954 a Roma dove studia.
E’ morto all’età di 93 anni a Tubinga il teologo svizzero Hans Kung.