“Spesso ho trovato una mentalità preconciliare che si travestiva da conciliare. In continenti come l’America latina e l’Africa è stato più facile. In Italia forse è più difficile. Ma ci sono bravi preti, bravi parroci, brave suore, bravi laici. Per esempio una delle cose che tento di fare per rinnovare la Chiesa italiana è non cambiare troppo i vescovi. Il cardinale Gantin diceva che il vescovo è lo sposo della Chiesa, ogni vescovo è lo sposo della Chiesa per tutta la vita. Quando c’è l’abitudine, è bene. Per questo cerco di nominare i preti, come è accaduto a Genova, a Torino, in Calabria. Credo che questo sia il rinnovamento della Chiesa italiana”. Lo ha detto il Papa, nel colloquio pubblicato stamane dal Corriere della Sera.
Come ai discepoli, “può succedere anche a noi, per stanchezza, delusione, magari per pigrizia, di scordarci del Signore e di trascurare le grandi scelte che abbiamo fatto, per accontentarci di qualcos’altro”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo la preghiera del Regina Coeli.
Proviene dal santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano, e sarà portata fino alla parrocchia di San Nicola a Kiev, la statua che Papa Francesco ha benedetto il 25 aprile in Vaticano.
“Anche la ricorrenza annuale del nostro patrono, l’evangelista Marco, ha il sapore amaro delle violenze e delle crudeltà di una guerra insensata che, da due mesi, insanguina l’Ucraina e ferisce l’intera umanità. All’intercessione di san Marco – raffigurato da un leone con un libro aperto su cui si leggono le parole “Pax tibi Marce…” - affidiamo la nostra invocazione e speranza di pace, da associare alla verità, alla giustizia e alla pietà. Preghiamo, soprattutto, perché cessi l’uso delle armi e la violenza e così si possa dare sollievo alle persone, in particolare alle più fragili e provate”. Lo ha detto il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, nell’omelia di ieri per la Messa in occasione della Festa patronale di San Marco.
Le Nazioni Unite hanno chiesto una pausa umanitaria della guerra in Ucraina per la festività della Pasqua ortodossa. E a questa richiesta si è unita anche la Santa Sede Eppure, la guerra è continuata, senza interruzione, di assedio in assedio. La Pasqua ortodossa viene celebrata in un clima di divisione intraortodossa mai vista prima.
Sabato 19 marzo Paola Da Ros è stata eletta nuova presidente della Federazione Nazionale ‘Società di San Vincenzo De Paoli’, succedendo ad Antonio Gianfico, che è rimasto in carica per sei anni.
No, non ci sarà per ora un secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill. E no, Papa Francesco non andrà a Kiev, almeno per ora, perché “a cosa servirebbe che il Papa va lì e poi la guerra continua il giorno dopo”. In una breve intervista al quotidiano argentino La Nacion, in cui spiega anche le accuse di coprofilia al giornalismo e sottolinea che ancora non sa quando tornerà in Argentina, il Papa tocca anche la situazione particolare della guerra in Ucraina, e delle iniziative della Santa Sede.
Dopo aver chiesto già in occasione della Domenica delle Palme una tregua per la Pasqua, Papa Francesco ha aderito all'appello del Segretario Generale dell’ONU - d’accordo con l'Arcivescovo Maggiore Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina - per una tregua in occasione della celebrazione della Pasqua secondo il calendario giuliano, il 24 aprile prossimo.
Papa Francesco ha assistito e non presieduto la solenne Veglia pasquale nella Basilica Vaticana. Al suo posto il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Sacro Collegio. Nel corso del rito il Pontefice ha comunque pronunciato l’omelia.
Le parrocchie cattoliche di rito romano e bizantino in Polonia hanno raccolto e fornito ai rifugiati dall'Ucraina che soggiornano in Polonia aiuti finanziari e materiali per un valore di almeno 209 milioni di złoty, gli ordini religiosi maschili 29 milioni di złoty, le congregazioni femminili 4,3 milioni. Il valore del sostegno fornito attraverso Caritas Polska e le Caritas diocesane è di 241,3 milioni di złoty – secondo i dati presentati mercoledì dall'Istituto di Statistica della Chiesa Cattolica e da Caritas Polska.
È arrivato puntuale un Messaggio del Papa ai partecipanti al Pellegrinaggio interreligioso di solidarietà con il popolo ucraino organizzato dal The Elijah Interfaith Institute.
Terzo viaggio del Cardinale Elemosiniere Konrad Krajewski a Kiev con un dono del Papa. Partenza domani 10 aprile, Domenica delle Palme, arrivo previsto il Giovedì Santo.
“È importante per ogni fascia di età, specialmente per i giovani, non fermarsi di fronte agli ostacoli della vita, ma superare le difficoltà con la tenacia, la fiducia in Dio e in sé stessi e nell’aiuto degli altri”. Papa Francesco lo ha detto ai Papa Francesco, i valori dello sport servono anche a contrastare la voglia di guerra, ricevuti in occasione del 150° di fondazione.
Sin dalla crisi della Crimea, e poi con le situazioni del Donbass e Luhansk la Santa Sede ha fatto presente alla Russia la necessità di una soluzione negoziata, un tema che è stato presente in tutti i colloqui. Né la Santa Sede ha mai mancato di prendere una posizione netta, senza per questo subire contraccolpi diplomatici.
“Le donne e gli uomini, i giovani e bambini della nostra gente, che hanno visto morire i loro cari, e hanno dovuto lasciare angosciati le loro case distrutte dal terremoto,
"Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina anzichè portare sollievo e speranza attestano nuove atrocità, come il massacro di Bucha, crudeltà sempre più orrende compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora, si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione, preghiamo insieme su questo...".
Tra tutte le organizzazioni caritative di ispirazione cristiana presenti in Germania, l’inizio della guerra in Ucraina, lo scorso 24 febbraio 2022 e l’emergenza umanitaria che ne è conseguita, hanno sollecitato in modo particolare l’intervento di Renovabis, che da quasi trent’anni fa dell’aiuto nell’Europa dell’Est, statutariamente, la sua missione.
E’ terminato il viaggio del Papa a Malta e come di consueto sul volo che lo riportava in Italia, Francesco ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa.
È un viaggio caratterizzato dal tema dell’accoglienza dei migranti, quello che Papa Francesco ha iniziato nell’isola di Malta questa mattina: lo sottolinea anche il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista con Vatican News.
“Pronto ad andare ovunque con il Papa per operare per la pace in Ucraina”. Sono queste le parole di don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco. Rientrato da pochi giorni in Italia dopo un viaggio che l’ha portato a incontrare i confratelli salesiani di Slovacchia, Polonia e Ucraina (a L’viv), si sta occupando dell’accoglienza a Valdocco di un gruppo di 39 profughi che gli sono stati affidati.