Avevano 23, 25 e 41 anni le tre crocerossine uccise ad Astorga nel 1936, le ennesime vittime in odio alla fede della Guerra Civile Spagnola, che morirono acclamando Cristo Re. Una causa di canonizzazione eccezionale, per i martiri del XX secolo, che in genere sono in gruppi che comprendono religiosi. Non queste tre donne, Pilar, Olga e Octavia, beatificate il 29 maggio ad Astorga durante una celebrazione presieduta dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Papa Francesco sabato scorso ha autorizzato la promulgazione del Decreto che attesta il martirio di dodici religiosi redentoristi uccisi in odium fidei a Madrid durante la Guerra civile spagnola, svoltasi fra il 1936 ed il 1939.
La Rivoluzione di Spagna, che si protrasse negli anni 30 del XX Secolo, colpì numerose comunità di religiosi, tra cui anche quella camilliana.
Mariano Mullerat i Soldevila ha “sperimentato l’amore di Cristo e nonostante le difficoltà e le persecuzioni ha perseverato in questo amore”. Lo ha detto il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia pronunciata a Tarragona durante la Messa celebrata per la beatificazione del medico catalano ucciso in odio alla fede durante la guerra civile spagnola.
Quattro martiri della Guerra Civile in Spagna. A Burgos è stata celebrata la Messa di beatificazione di Valentín Palencia Marquina, sacerdote diocesano, e quattro compagni dal cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Cinque nuovi beati per la Chiesa tutti martiri della guerra civile spagnola. Il Papa ricevendo il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato il dicastero a promulgare i relativi Decreti. Sono state anche riconosciute le virtù eroiche di sette Servi di Dio.