A don Marco Tarquini, direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Rieti, grazie alla collaborazione di Raffaella Piz, segretaria della ‘Valle del Primo Presepe’, abbiamo chiesto di raccontarci il motivo per cui san Francesco volle fare un presepe proprio a Greccio
Natale, Greccio e il Presepio. E si pensa subito a Francesco d’Assisi, il santo che nel lontano 1223, a Greccio, ricrea quel Mistero che è la nascita di un Dio fatto uomo. Immaginare cosa sia stato questo “evento” non è facile. Ci aiuta a comprenderlo meglio, il 121° successore del santo di Assisi, padre Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori. Aci Stampa lo ha intervistato per entrare meglio e con più profondità nel pensiero francescano del Santo Natale e di ciò che rappresenta il presepio, oggi. Non solo quello di Greccio.
Uno dei luoghi di San Francesco in Italia è senza dubbio il santuario di Greccio, conosciuto in Italia e nel mondo come "il santuario del presepe" del poverello di Assisi. Greccio è un luogo tanto amato da San Francesco, che ha sostato qui diverse volte con i suoi compagni.
“Il presepe è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”. E’ l’incipit della Lettera Apostolica Admirabile Signum firmata dal Papa a Greccio sul senso del presepe.
"Domenica prossima inizierà il tempo liturgico dell'Avvento e mi recherò a Greccio per pregare nel psoto del primo presepio che ha fatto San Francesco di Assisi e inviare a tutto il popolo credente una lettera per capire il significato del presepio". Papa Francesco annuncia così, durante i saluti dell'Udienza Generale odierna, una sua visita a Greccio.
Da Greccio a Rieti nasce un percorso tra i luoghi, l’arte e la cultura per scoprire la Valle del primo Presepe. Perché fu proprio nel centro d’Italia che, nel 1223, San Francesco realizzò la prima natività vivente della storia del cristianesimo. L’obiettivo è dunque quello di dare vita ad un’azione coordinata tra la Diocesi di Rieti e il Comune di Greccio per valorizzare spiritualmente, culturalmente ed anche economicamente la terra che ospitò la prima natività vivente della storia della cristianità.