Una “ripartizione equa” di responsabilità sulle migrazioni, valorizzando invece negli accordi internazionali quelle parti che più rispondono ai 20 punti sviluppati dalla Santa Sede per i negoziati sugli accordi globali su Migranti e Rifugiati, continuando a lottare contro la tratta di esseri umani: lo sottolinea Papa Francesco in un messaggio inviato al Foro Social de Migraciones.
La recente visita del premier romeno Viorica Dancila ha lanciato l’idea di “uno strumento pattizio” tra Santa Sede e Romania per quanto riguarda il mutuo riconoscimento dei titoli di studio. Ma c’è un altro concordato in vista: è quello con l’Angola.
È dedicato a “Migranti e Rifugiati: uomini e donne in cerca pace” il 51esimo messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. Quattro parole d’ordine, la segnalazione di venti raccomandazioni alle Nazioni Unite, la certezza che i migranti non “arrivano a mani vuote”, l’idea che il lavoro per i migranti e i rifugiati è fatto anche “per la nostra casa comune”: c’è tutto questo nel messaggio, che è stato elaborato nella Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale.
Quattro linee guida, piattaforma per le 16 azioni concrete per i migranti e i rifugiati che la Santa Sede presenterà al Global Compact sui rifugiati del 2018. Questo emerge dalla seminario che ha organizzato la sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, che si è tenuto il 12 e 13 giugno a Roma.