Papa Francesco invia un messaggio in occasione della presentazione del libro “Passato, Presente e Futuro della Giustizia Transizionale: L'esperienza latinoamericana nella costruzione della pace mondiale”
Papa Francesco torna in Piazza San Pietro per l'Udienza Generale. "Buona Pasqua", dice subito Papa Francesco. Poi, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "La Giustizia".
“Il popolo chiede giustizia e la giustizia ha bisogno di verità, di fiducia, di lealtà e di purezza di intenti”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, ricevendo i componenti del Consiglio Superiore della Magistratura.
Prende il via oggi Siena nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali, il 15° Corso di “Cultura politica e dottrina sociale cristiana” organizzato dalla Fondazione Mons. Orlando Donati in collaborazione con lo stesso Dipartimento e la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
“Vi chiedo di perseguire, con sempre più convinzione, la via della giustizia, come via che rende possibile un’autentica fraternità in cui tutti sono tutelati, specie i più deboli e fragili. Il primo punto che vorrei sottolineare in questo incontro è il Vangelo. Esso ci insegna uno sguardo più profondo rispetto alla mentalità modana, e ci mostra che la giustizia proposta da Gesù non è un semplice insieme di regole applicate tecnicamente, ma una disposizione del cuore che guida chi ha responsabilità. La grande esortazione del Vangelo è quella di instaurare la giustizia innanzitutto dentro di noi, lottando con forza a emarginare la zizzania che ci abita. Per Gesù è da ingenui pensare di riuscire a togliere ogni radice di male dentro di noi senza danneggiare anche il grano buono”. Lo ha detto il Papa, stamane, parlando nel corso della cerimonia di apertura del 91° Anno Giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.
“Viviamo in un contesto attraversato da tensioni e lacerazioni, che rischiano di indebolire la tenuta stessa del tessuto sociale e affievoliscono la coscienza civica di tanti, con un ripiegamento nel privato che spesso genera disinteresse e diventa terreno di coltura dell’illegalità. La rivendicazione di una molteplicità di diritti si affianca spesso a una scarsa percezione dei propri doveri e a una diffusa insensibilità per i diritti primari di molti, persino di moltitudini di persone. Per questi motivi, va riaffermato con costanza e determinazione, negli atteggiamenti e nelle prassi, il valore primario della giustizia, indispensabile per il corretto funzionamento di ogni ambito della vita pubblica e perché ognuno possa condurre una vita serena”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza l’Associazione Nazionale Magistrati.
Il 21 settembre 1990 mentre si recava in Tribunale, Rosario Livatino, veniva ucciso, in un attentato. Quest'uomo è stato un magistrato, ma più di tutto una persona coerente con quanto il Vangelo insegna e mai obbliga.
"Dobbiamo fermarci, non possiamo proseguire oltre, indifferenti, dinanzi a tanta sofferenza. Dobbiamo sentire queste morti, far nostro questo dolore, compatirlo, portarlo insieme a quanti ora ne sono schiacciati. Dobbiamo cambiare. Tutti. Dobbiamo convertirci". Lo scrive in un messaggio l'Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, in occasione dei funerali delle 9 persone morte nell'alluvione di Casteldaccia - tre giorni fa - nei pressi del capologuo siciliano. Monsignor Lorefice è fuori città e non ha potuto presiedere la Messa esequiale.
Gli interventi di un’esponente politica di lungo corso, di una biblista, di un monaco patrologo, di un filosofo e di un artista ex-ergastolano in conversazione tra loro. E ancora; le testimonianze di due cappellani, di un giurista, la tavola rotonda con tre esponenti di partiti, associazioni, istituzioni. E infine, ma tutt’altro che ultimo per importanza e spessore, un dialogo tra un familiare di una vittima e due ex terroristi.
"Gesù è venuto per dare compimento e per promulgare in modo definitivo la legge di Dio". Lo ha detto il Papa stamane durante la preghiera dell'Angelus recitata dalla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano.
Si apre domani in Vaticano un incontro ad alto livello con un ampio numero di giudici, procuratori e magistrati di molti paesi diversi protagonisti nella lotta alle diverse forme della schiavitù moderna che colpiscono oltre 40 milioni di persone. Il vertice è organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali ed il Papa interverrà nella sessione serale di domani, 3 giugno.
Con la nascita di Gesù la nostra gioia "sovrabbonda perché la promessa si è compiuta, finalmente si è realizzata. Gioia e letizia ci assicurano che il messaggio contenuto nel mistero di questa notte viene veramente da Dio". Così Papa Francesco nel corso dell'omelia pronunciata nel corso della Messa della Notte di Natale, celebrata nella Basilica Vaticana insieme ai Cardinali della Curia Romana.
Si è svolto ieri il Dies academicus 2015/16 della Facoltà di Diritto canonico S. Pio X di Venezia. Ad aprire i lavori nell’auditorium del Seminario Patriarcale la prolusione del Professor Giuseppe Dalla Torre, emerito della Libera Università Maria SS. Assunta in Roma e presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, sul tema “giustizia e misericordia”.
“Dopo l’attenzione alla tematica ecologica il Festival Biblico ha deciso di concentrarsi nel 2016 sul tema della pace, intesa in modo variegato e sfaccettato, attraverso alcune polarità fondamentali”. Riparte il cammino verso l’edizione dell’anno prossimo del Festival, che celebrerà la sua dodicesima edizione. Il tema è preso dal salmo 85: “Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.
“Per gettare le fondamenta di una giustizia il nostro primo compito è riscoprirci popolo, dobbiamo passare dal “non mi riguarda” al “mi preoccupo dell’altro”… Serve l’impegno per una rivoluzione relazionale che ci permetta di riscoprire l’appartenenza a un comune destino. Per questo è essenziale il ruolo politico e non solo esecutivo, dei corpi intermedi, che sono in grado di essere collante tra le persone e che diventano filtro e ammortizzatore tra i singoli cittadini e le istituzioni”.
"Dove non c’è la giustizia non c’è la pace". Papa Francesco lo ha fatto ripetere per ben 3 volte stamane ai 7000 bambini della Fabbrica della Pace che hanno gremito l'Aula Paolo VI. Una frase ricorrente questa nel pontificato di Francesco, in linea con i suoi predecessori come ad esempio Pio XII che scelse come motto episcopale 'Opus iustitiae pax' - la pace è opera della giustizia.