Tra sei mesi esatti Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro dando inizio al Giubileo straordinario della Misericordia. Roma sarà ancora una volta al centro dei riflettori. Ma si parla ancora poco di contenuti. Per questo motivo abbiamo voluto approfondire il tema della preparazione diocesana all'Anno Santo con una intervista esclusiva ad Acistampa del Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, il Cardinale Agostino Vallini.
Organizzazione, ma anche riflessione in vista del Giubileo della Misericordia. Questa mattina Papa Francesco ha presieduto una riunione dei Capi Dicastero della Curia Romana, nella Sala Bologna, in vista del prossimo Anno Santo, che coinvolgerà il Vaticano e Roma, ma anche tutte le diocesi del mondo.
L’Anno Santo della misericordia si aprirà tra sette mesi, la Bolla di indizione del Giubileo è una vera guida spirituale per vivere al meglio questo periodo di grazia per tutta la Chiesa cattolica. La parola che più si lega al Giubileo è “ Indulgenza”. Una parola che sentiamo spesso, ma della quale magari non conosciamo appieno il significato soprattutto in relazione al Giubileo. Abbiamo chiesto al cardinale Mauro Piacenza Penitenziere Maggiore per prima cosa in che consiste la indulgenza giubilare.
Il sindaco di Roma Ignazio Marino questa mattina è stato in Vaticano per la riunione del Gruppo di Coordinamento tra l’Italia e la Santa Sede in vista del prossimo Anno Santo Straordinario, il Giubileo della Misericordia, che inizierà l’8 dicembre.
Non si possono fare paragoni tra l’ Anno Santo del 2000 e il prossimo Giubileo per la Misericordia. Lo ha ricordato l’arcivescovo Fisichella presidente del Pontificio consiglio delle nuova evangelizzazione che gestirà il Giubileo. Una preparazione che è iniziata con una conversazione tra il Papa e l’ arcivescovo il 29 agosto scorso. Una idea del Papa che è diventata subito un progetto operativo.
La misericordia come “azione della Chiesa”, “non solo annuncio, ma vita concreta” non è solo il tratto del Pontificato di Papa Francesco, il suo “contenuto”, ma soprattutto è il disegno per l’Anno Santo. “Fin dall'inizio, la sua prima omelia in Sant'Anna, il suo primo discorso dalle finestre del Palazzo Apostolico, il Santo Padre ha parlato della misericordia” e ne ha collegato le “attese e la missione della Chiesa di oggi”.
A mezzogiorno come ogni domenica il Papa si è affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico per guidare la recita del Regina Coeli che durante il tempo di Pasqua sostituisce l’ Angelus. Commentando le letture della liturgia, ha detto: “Come Tommaso anche tutti noi in questa seconda Domenica di Pasqua siamo invitati a contemplare nelle piaghe del Risorto la Divina Misericordia, che supera ogni umano limite e risplende sull'oscurità del male e del peccato”.