Si chiama “Porte di misericordia”, ed è una antica icona mariana di provenienza ucraina che è stata portata in Vaticano per l’apertura dell’Anno Straordinario della Misericordia. Una scelta simbolica: l’icona, infatti, combina sia le tradizioni occidentali e quello orientali. Si tratta, dunque, di una scelta simbolica, che incoraggia tutti i cristiani all’unità e alla pace.
Dopo la apertura della Porta Santa al termine della messa in Piazza San Pietro, dopo l’abbraccio tra Francesco e Benedetto, dopo che anche il Papa emerito ha attraversato la Porta Santa, è iniziata la lunga schiera di fedeli che attraverso quella porta sono entrati nella basilica fino a quel momento deserta. Gli altri in piazza hanno atteso che Papa Francesco si affacciasse alla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus.
La Porta Santa della Basilica di San Pietro è stata aperta dal Papa e il Giubileo della Misericordia ha dunque avuto inizio. Il Pontefice ha attraversato la Porta alla presenza del Papa Emerito, Benedetto XVI, da lui invitato alla cerimonia. Il Giubileo straordinario si concluderà il prossimo 20 novembre, Solennità di Cristo Re.
"Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune", è il tema di un evento che diventa opera d’arte.
Di libri sul Giubileo della Misericordia ne stanno uscendo molti. Uno in particolare nasce dalla esperienza di chi un Anno Santo lo ha già vissuto come comunicatore. Angelo Scelzo oggi vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede nel 2000 era direttore del Giornale del Pellegrino.
“Il nostro Veneto conta circa 220 santuari, molti dei quali mete di milioni di pellegrini ogni anno, basti pensare appunto alla Basilica di Sant’Antonio, o al Santuario della Madonna di Monteberico, o al Santuario di San Leopoldo Mandic, tanto per citarne solo tre” Lo ha ha ricordato l’assessore al Territorio, ai Parchi, alla Cultura e alla Sicurezza della Regione Veneto Cristiano Corazzari.
Saranno 800 i missionari della misericordia che potrenno confessare i cinque paccati riservati al Papa. E dal giorno delle ceneri, con un madato speciale, potranno essere invitati a partecipare a celebrazioni speciali per il Giubileo.
L’apertura della Porta Santa di San Pietro si avvicina e i preparativi fervono senza sosta. Anche la copertura mediatica dell’evento sarà senza precedenti. Lo ha assicurato Mons. Dario Viganò, Prefetto della Segreteria della Comunicazione.
“Ci saranno tanti gesti che si faranno, ma un venerdì di ogni mese farò un gesto diverso”. Papa Francesco parla in una intervista con il settimanale Credere del Giubileo della Misericordia, e delle ragioni che lo hanno portato a sceglierlo. Ribadisce che la Chiesa è “un ospedale da campo”, che “questo è il momento della misericordia”, e chiede “una rivoluzione della tenerezza”, un concetto – rivela – che ha nel cuore da tempo, e che utilizzò in un sinodo nel 1994, quando pure “un padre sinodale mi disse che non conveniva utilizzare quel linguaggio” e “mi diede spiegazioni anche ragionevoli”, ma che lui continua pensare che sia questo il linguaggio da utilizzare.
É stato inaugurato questo mattina il Centro di accoglienza dei pellegrini , e il Media center per il prossimo Giubileo della Misericordia. Il centro di accoglienza è nel Palazzo San Pio X in via della Conciliazione 7, mentre al Media center si accede da Via dell’ Ospedale.
Un “momento di grazia che mi ha permesso di rinnovare e di approfondire, in preghiera condivisa e di incontro personale, i legami di amicizia con voi e con la Chiesa che si presiedono”. Così Papa Francesco ha salutato nel suo messaggio il Patriarca di Costantinopoli per la festa di Sant’ Andrea apostolo patrono della Chiesa di Costantinopoli.
Si intitola “Giubiliamo” l’inserto di 24 pagine che il «Messaggero di sant’Antonio» ha pensato come un “piccolo manuale” per vivere bene il Giubileo della Misericordia. L’agile fascicolo vuole aiutare a prepararsi all’imminente appuntamento indetto da papa Francesco che si aprirà ufficialmente l’8 dicembre.
“Recognitio” per le Porte Sante in vista del prossimo Giubileo Straordinario della Misericordia. Oggi pomeriggio il rito si è svolto nella Basilica Vaticana, presieduto dal Cardinale Arciprete Angelo Comastri. Ieri pomeriggio era avvenuto nella Basilica di San Giovanni in Laterano, presieduto dal Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, Agostino Vallini.
I Santuari sono un parte fondamentale della vita dei cattolici in Italia, ed è anche per questo che un anniversario del Collegamento Nazionale Santuari, Associazione che riunisce i Rettori e gli Operatori dei Santuari italiani circa 100 tra grandi e piccoli, ha una importanza particolare.
“Siamo davvero all’altezza della nostra città di Roma? Desideriamo con tutto il cuore contribuire alla rinascita della nostra città, per un motivo semplice: la città è la nostra casa comune: è in questo spazio che noi sviluppiamo e condividiamo la nostra umanità e fraternità. Lo facciamo con speranza ed entusiasmo, fiduciosi nel cambiamento auspicato da tutti, per costruire una città più giusta e più solidale". Si apre così la lettera che il Cardinale Vicario di Roma Agostino Vallini ha inviato ai cittadini dell’Urbe in vista dell’imminente apertura dell’Anno Santo della Misericordia.
“Sta assumendo i contorni di una farsa la vicenda legata alle dimissioni del sindaco di Roma, Ignazio Marino”. Non lascia spazio a dubbi l’interpretazione che l’Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, ha dato della vicenda della decadenza – certificata ieri sera – dell’ormai ex sindaco della Capitale.
Udienza particolare per Papa Francesco. Si celebrano i cinquanta anni dalla dichiarazione conciliare “Nostra Aetate,” sul rapporto del cristianesimo con le religioni non cristiane, e i rappresentanti di varie religioni – che celebrano l’anniversario in un convegno internazionale alla Pontificia Università Gregoriana – affollano piazza San Pietro in una giornata di tempo instabile (per questo i malati guardano dall’Aula Paolo VI, dove sono - dice il Papa, prima di benedirli a distanza - "più comodi e tranquilli"). Invece del Vangelo, si legge un passo scelto della dichiarazione conciliare. E, tra i grandi risultati della dichiarazione, Papa Francesco ne individua uno in particolare: la trasformazione del rapporto tra cristiani e ebrei. Perché “da nemici ed estranei, siamo diventati amici e fratelli.” E chiede una ‘alleanza tra le religioni’ nelle opera di carità durante il Giubileo della misericordia, per rispondere ai problemi del mondo a partire dalla preghiera comune.
Le dimissioni del Sindaco di Roma "non credo mettano a rischio i lavori per il Giubileo. Da informazioni che ho, credo si possa andare avanti con una certa serenità". Lo ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, commentando da Campobasso - dove ha inaugurato una struttura della Caritas - le dimissioni di Ignazio Marino dalla guida del Campidoglio.
"Abbiamo avuto un aggiornamento molto interessante dei lavori che stanno partendo e questo ci dà la possibilità di poter dire che guardiamo all’8 dicembre con maggior serenità perché almeno i lavori che riguardano più direttamente il Giubileo per quella data dovrebbero essere realizzati. La prossima riunion sarà il 6 novembre". Lo ha detto al termine della cabina di regia sul Giubileo, tenutasi ieri, Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione e responsabile dell'organizzazione dell'Anno Santo per il Vaticano.
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia». E' questo il tema proposto dal Papa nel messaggio ai giovani di tutto per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà la prossima estate a Cracovia, in Polonia.