Dopo aver celebrato la Messa per il Giubileo dei Ragazzi Papa Francesco ha recitato sul sagrato della Basilica Vaticana il Regina Coeli.
“L’amore è la carta d’identità del cristiano, è l’unico documento valido per essere riconosciuti discepoli di Gesù. Se questo documento scade e non si rinnova continuamente, non siamo più testimoni del Maestro”. Lo ha detto Papa Francesco ai ragazzi che in piazza San Pietro hanno celebrato - con la Messa presieduta dal Pontefice - il loro Giubileo.
Dopo le confessioni la festa nonostante la pioggia battente.Allo Stadio Olimpico decine di migliaia di ragazzi hanno partecipato ad un vento all’insegna della musica e delle testimonianze.
Doveva essere una giornata tranquilla dedicata alla confessione e all’attraversamento della Porta Santa quella di oggi per il Giubileo dei ragazzi, e poi ecco arrivare tra i confessori il Papa.
Il colonnato di San Pietro che diventa un grande “confessionale”, e le “tende della Misericordia” che svettano nel centro storico della città: il Vaticano e Roma si preparano ad accogliere così migliaia di ragazzi e ragazze che da ogni parte d'Italia e del mondo si daranno appuntamento nella Città Eterna in occasione del Giubileo loro dedicato in programma dal 23 al 25 aprile prossimi. Tre giorni intensissimi tra preghiera, confessione, pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro, ma anche giornate di festa e condivisione nel segno di questo Anno Santo della Misericordia.
“Crescere misericordiosi come il Padre è il titolo del vostro Giubileo. Crescere misericordiosi significa imparare a essere coraggiosi nell’amore concreto e disinteressato, significa diventare grandi tanto nel fisico, quanto nell’intimo”, sono queste le parole di Papa Francesco nella lettera rivolta a tutti i ragazzi e ragazze per la partecipazione al Giubileo della Misericordia.
Un messaggio per invitare tutti i ragazzi ad essere “protagonisti dell’Anno della Misericordia”, con uno sguardo particolare a quanti vivono “in situazioni di guerra” e di difficoltà e l’appello a “costruire amicizie nuove”, senza credere alle “parole di odio e di terrore”. Papa Francesco si rivolge ai ragazzi in occasione del loro speciale Giubileo, che si terrà dal 23 al 25 aprile.