La giornata del 6 gennaio per Giovanni Paolo II fin dall’inizio del pontificato ha avuto un significato speciale. La celebrazione in San Pietro solenne e anche occasione per la ordinazione di nuovi vescovi. E poi la visita privatissima all’inizio al Presepe dei Netturbini fuori Porta Cavalleggeri.
“Tutte le generazioni dei Romani; tutte le generazioni dei cristiani e tutto il Popolo di Dio. Essi sembrano dire: Va’! Onora il grande mistero nascosto fin dall’eternità, in Dio stesso. Va’, e da’ testimonianza a Cristo nostro Salvatore, figlio di Maria! Va’, e annuncia questo particolare momento; nella storia il momento di svolta della salvezza dell’uomo.
Per Giovanni Paolo II il Concistoro fu davvero uno strumento di governo della Chiesa. Gli appuntamenti per la creazione di nuovi cardinali erano sempre accompagnati da incontri di lavoro che rendevano quelle giornate non solo un festa per la Chiesa ma una vera occasione di sinodalità.
“Voi Romani! A quanti secoli risale questo saluto? Esso ci riconduce ai difficili inizi della fede e della Chiesa, la quale proprio qui, nella capitale dell’antico Impero, ha superato, durante tre secoli, la sua prova di fuoco: prova di vita. E ne è uscita vittoriosa. Gloria ai Martiri e ai Confessori! Gloria a Roma Santa! Gloria agli apostoli del Signore! Gloria alle catacombe, e alle basiliche della Città Eterna!”.
Una raccolta di immagini ed oggetti per conoscere meglio Giovanni Paolo II nell’anno del Centenario della nascita. Una mostra piccola ma molto raffinata presso la Galleria Arte Poli a Borgo Vittorio a pochi passi da San Pietro che sarà visitabile fino al 2 aprile 2021, anniversario della morte del santo. Si va dalle foto alle opere del Maestro Albano Poli che raffigurano Giovanni Paolo II.
La collaborazione di San Giovanni Paolo II con la Pontificia Accademia delle Scienze non si esaurì solo, come abbiamo ricordato, con la questione Galileo.
"Lontane rive di silenzio cominciano appena di la' dalla soglia/Non le sorvolerai come un uccello. / Devi fermarti a guardare sempre più in profondità/ finché non riuscirai a distogliere l'anima dal fondo".
“Alla chiusura del mese mariano, in questa splendida sera romana, presso questo luogo che ci richiama la grotta di Lourdes, dobbiamo riflettere, Sorelle e Fratelli carissimi, a quello che è stato l’atteggiamento interiore fondamentale della Vergine Santissima nei confronti di Dio: la sua fede. Maria ha creduto!”
Non tutti sanno che tra la schiera innumerevole di medici che sacrificarono la loro vita aiutando gli ammalati c’è anche un giovane medico polacco, Edmund Antoni Wojtyła, fratello di Karol.
Con il pontificato di Giovanni Paolo II inizia una vera novità: nasce la figura della vaticanista donna. Mi piace ricordarne una fra tutte, Paloma Gómez Borrero, per decenni corrispondente della COPE la radio dei vescovi spagnoli, e non solo.
“Nel corso degli esercizi spirituali di quest'anno ho letto (più volte) il testo del testamento del 6.III.1979. Malgrado che tuttora lo consideri come provvisorio (non definitivo), lo lascio nella forma nella quale esiste. Non cambio (per ora) niente, e neppure aggiungo, per quanto riguarda le disposizioni in esso contenute.
Per Giovanni Paolo II era uno dei lati del triangolo che compongono la struttura della Chiesa. Il Codice di Diritto Canonico che nel 1983 veniva promulgato sostituiva quello del 1917 e ci erano voluti quasi venti anni per metterlo a punto.
“Si sa che molte volte mi sono trovato qui... Quante volte! E molte volte sono sceso nella cella della morte di Massimiliano Kolbe e mi sono fermato davanti al muro dello sterminio e sono passato tra le macerie dei forni crematori di Birkenau. Non potevo non venire qui come Papa”.
Il 2020 è l’ anno di Giovanni Paolo II. Si celebrano i cento anni della nascita del Papa che ha cambiato il corso della storia e che ha segnato la vita della Chiesa nel modo più significativo delle secolo.
Giovanni Paolo II ha visitato quasi tutte le parrocchie di Roma. Una occasione per parlare di tutto. Anche delle sue vicende personali. Scherza, il Papa, sulla sua storia personale, e ne trae forza e insegnamento per sé e per tutta l’umanità.
La spontaneità di Giovanni Paolo II che nasce anche dall’insegnamento, dal grazie, dalla bellezza di un rapporto immediato. Anche per chi non ha il testo in mano, come succede spesso ai giornalisti che seguono l’attività del Santo Padre, la differenza è nell’uso della lingua, che dimostra la spontaneità delle parole.
“Voi che vi siete liberati dall'incubo della dittatura comunista, non lasciatevi ingannare dai sogni fallaci e pericolosi del consumismo.