Periodo denso di attività per il Papa che il prossimo 11 ottobre riceverà in udienza presso l’Aula del Sinodo i partecipanti all’Incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Papa Francesco sarà il terzo Vescovo di Roma a visitare la Colombia: prima di lui Paolo VI nel 1968 e Giovanni Paolo II nel 1986.
“Avanzate nella peregrinazione della fede come fece Maria. Aprite come lei il vostro cuore interamente alle cose del Signore...Non è forse permeato questo santuario di Maria dal desiderio ardente di innumerevoli pellegrinaggi per l’esperienza della presenza di Dio in questo mondo?”
Dopo aver dato l’annuncio della morte di Joaquin Navarro Valls, Greg Burke ha twittato una foto e la didascalia “Keep smiling”. Una frase – rivela il direttore della Stampa Vaticana ad ACI Stampa – che viene da un incontro preciso, cui lui aveva assistito.
È morto oggi Joaquin Navarro Valls, che fu direttore della Sala Stampa Vaticana dal 1984 al 2006. Aveva 81 anni.
Il Corso Estivo di Diploma in Pastorale Familiare, offerto dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia in collaborazione con la CEI – Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia, mira alla formazione di “animatori qualificati di pastorale familiare nelle Diocesi, nelle Parrocchie e nelle vari aggregazioni” che si propongono di accompagnare e sostenere le famiglie nella loro crescita umana e spirituale e nel loro compito al servizio della Chiesa e della società.
Era il 27 Ottobre 1986 quando Papa Giovanni Paolo II convocava ad Assisi tutte le religioni del mondo per un’inedita “Giornata Mondiale di preghiera per la pace”. Un gesto “profetico” quelli di riunire tutti i leader religiosi del globo. E a raccontare lo “spirito” di quella giornata memorabile, trent’anni dopo, tra storia e profezia è un libro del vaticanista di TV2000 Paolo Fucili, “Pace in nome di Dio. Lo spirito di Assisi tra storia e profezia (1986-2016)”, edito Tau.
La scienza corre veloce, e con essa le mode che mettono al centro pratiche mediche non sempre rispettose della dignità umana. Per questo negli anni la Chiesa Cattolica ha messo a disposizione un magistero quotidiano e ordinario sui grandi temi della etica della sanità.
Dodici mesi di misericordia. Preghiere, gesti, interviste, convegni, pellegrinaggi. Ma ora che la porta si chiude, che la piazza ritorna ad essere cuore della città e non solo posto di passaggio, c’è una cosa importante da fare per mettere a frutto questo anno: rileggere i testi e farli diventare vita.
La verità è che il Museo del Palazzo Apostolico di Castelgandolfo attira per la curiosità di sbirciare dietro la porta. Nella ex residenza estiva della cittadina laziale che tanto deve ai Papi ci sono alcuni gioielli artistici, ma difficilmente i visitatori se ne accorgeranno.
Suor Maria Prema Pierick è l’attuale Superiora Generale delle Suore Missionarie della Carità, l’ordine religioso fondato da Madre Teresa a Calcutta, la quale sarà proclamata santa da Papa Francesco domenica 4 settembre. La Superiora Generale è l’erede di quella che è stata chiamata “la piccola matita di Dio”. Inviata in missione a Roma, Napoli, Madrid e anche a Calcutta, ha sempre seguito l’esempio e l’opera misericordiosa della nuova santa e dal 2009 segue la Congregazione.
“Quando c’era San Giovanni Paolo II, il male non aveva il coraggio di agire in modo brutale come fa oggi”. Adam Bujak è stato il fotografo di San Giovanni Paolo II quando questi era ancora Karol Wojtyla, ed era arcivescovo a Cracovia. Aveva 22 anni quando cominciò a seguire il giovanissimo arcivescovo chiamato a presiedere sul Wavel. Oggi, continua a lavorare. Ma ha anche tante storie da raccontare. È il momento di aprire il libro dei ricordi.
Un ponte tra la Città dell’Aquila e la Città di Cracovia. Un ponte di giovani. La XV edizione del Premio Internazionale “La stele della Ienca” è andata infatti ai giovani di Cracovia. La premiazione avverrà il 7 agosto, nel ricordo di Susanna Rufi, la giovane partecipante alla Gmg deceduta a causa della meningite. La cornice sarà il borgo di San Pietro della Ienca, a due passi dall’Aquila, tra le montagne abruzzesi.
Prima della partenza per la GMG di Cracovia in Polonia, mercoledì 27 luglio, Papa Francesco si è recato alla tomba di Giovanni Paolo II. Ad accompagnarlo bambini e adolescenti che lottano contro il cancro dell’associazione Peter Pan. Tante le foto, gli abbracci e i sorrisi delle famiglie.
La croce sull’altare è pronta, e aspetta solo Papa Francesco. Il parco di Blonia, 48 ettari di superficie in un posto che ormai è il cuore di Cracovia, è un posto caro ai polacchi. Un luogo di libertà, ma soprattutto di memoria. Perché è lì che Giovanni Paolo II, il loro Papa, ha tenuto sempre almeno un evento pubblico in tutti i suoi viaggi nella terra natale. Uno spazio enorme, tra due campi sportivi appartenenti a squadre di calcio che a Cracovia sono l’equivalente di Roma e Lazio. Uno spazio con una storia che si perde nei secoli, e va molto oltre il tempo del Papa polacco.
Ogni sera Papa Francesco si affaccerà dal balcone dell’Arcivescovado di Cracovia e un gruppo preparerà la festa e accoglierà il suo saluto: la prima sera sarà con i disabili, la seconda con gli sposi novelli, la terza con i senza tetto e i poveri. E poi per giungere alla Cerimonia di Accoglienza con i giovani al Parco Jordan a Błonia Francesco prenderà un tram ecologico. Queste sono solo due delle tante novità che caratterizzeranno il viaggio a Cracovia di Papa Francesco per la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù.
Venti anni fa la Università Cattolica di Lublino Giovanni Paolo II conferiva a Chiara Lubich un dottorato honoris causa in Scienze Sociali. Nella Laudatio Adam Biela spiegava che “Chiara Lubich, attraverso l’azione del Movimento dei Focolari, ha creato un nuovo fenomeno di integrazione sociale ispirato dal carisma dell’unità evangelica che mostra nuove dimensioni psicologiche, sociali, economiche e religioso-spirituale”.
Cosa significano le lacrime secondo le Scritture? Ricordiamo il pianto di Gesù, ma “i racconti evangelici non ricordano mai il pianto della Madonna. Non udiamo il suo gemito né nella notte di Betlemme, quando era giunto il tempo di dare alla luce il Figlio di Dio, e neppure sul Golgota, quando stava ai piedi della croce. Non ci è dato di conoscere neppure le sue lacrime di gioia, quando Cristo risuscitò”.
È passato alla storia come il giorno dei “quattro papi”: sull’altare, Papa Francesco, e poco discostato, come primo dei cardinali, il Papa emerito Benedetto XVI. Agli altari, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Una canonizzazione celebrata insieme, per due Papi che hanno buttato giù i muri. E che sono intimamente legati: l’uno è la continuità dell’altra.
La vita del cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, arcivescovo di San Cristóbal de la Habana non è stata davvero banale. E oggi ad 80 anni compiuti lascia il suo incarico di pastore. A sostituirlo sarà l’attuale arcivescovo di Camagüey, Juan de la Cardia Garcia Rodriguez.