“È vero che in Giovanni Paolo II la potenza e la bontà di Dio è diventata visibile a tutti noi. In un momento in cui la Chiesa soffre di nuovo per l’assalto del male, egli è per noi un segno di speranza e di conforto”. Con queste parole di preoccupazione ma anche di speranza finisce la lettera speciale che il Papa emerito Benedetto XVI ha preparato in occasione del centenario della nascita di san Giovanni Paolo II (18 maggio).
Incoraggio a partecipare all’iniziativa #ThankYouJohnPaul2. Essa consiste nella pubblicazione sui social media di voci, foto o brevi video per ringraziare San Giovanni Paolo II - ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’arcivescovo Stanisław Gądecki. L’iniziativa è legata al centenario della nascita di Karol Wojtyła, che cade il 18 maggio.
“Vengo dunque qui oggi perché proprio in questo giorno dello scorso anno, in piazza san Pietro a Roma, si è verificato l’attentato alla vita del Papa, misteriosamente coinciso con l’anniversario della prima apparizione a Fatima, che ebbe luogo il 13 maggio del 1917.
"Incoraggiamo, per quanto possibile, a partecipare alle Messe e alle funzioni nelle chiese", Lo afferma il Consiglio permanente della Conferenza episcopale polacca in un comunicato emesso dopo l’incontro di sabato a Jasna Góra.
Durante questo difficile periodo di pandemia, domani 3 maggio a Jasna Góra, il presidente della Conferenza episcopale polacca, l'arcivescovo Stanisław Gądecki, affiderà la Polonia al Sacro Cuore di Gesù e alla Beata Vergine Maria Regina della Polonia. Lo comunica il portavoce dell'Episcopato, don Paweł Rytel-Andrianik.
“Ricevere il battesimo non significò in alcun modo per Edith Stein rompere con il popolo ebraico. Al contrario ella afferma: “Quando ero una ragazza di quattordici anni smisi di praticare la religione ebraica e per prima cosa, dopo il mio ritorno a Dio, mi sono sentita ebrea”. Di questo ella è stata sempre consapevole: “appartenere a Cristo non soltanto spiritualmente ma anche per discendenza””.
“L’uomo peccatore sa pure che Dio è misericordia e che tale misericordia è infinita: Dio è sempre pronto a perdonare e a rendere nuovamente giusto l’uomo peccatore”.L'ann
“ Io penso che [ebraismo e cristianesimo] devono cercare insieme la loro identità, identità che è propria a ciascuna di quelle due religioni; ma in questa identità propria e, diciamo, diversa, c’è la radice comune, c’è lo stesso Dio”.
Ieri si è celebrata la XXXV Giornata mondiale della Gioventù e si è celebrata a livello diocesano. Il Papa lo ha ricordato all’ Angelus.
“Tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario;
“Desideriamo annunziare all’Urbe e all’Orbe l’Eucaristia, cioè la Gratitudine. Questo Sacramento è il segno della gratitudine di tutto il creato per la visita del Creatore.
Il metropolita di Cracovia ha annunciato che dopo aver ottenuto l'approvazione della Congregazione per le cause dei santi, l'arcidiocesi ha avviato processi di beatificazione per i genitori di San Giovanni Paolo II. Gli editti firmati dall'arcivescovo Jędraszewski recano la data del 2 marzo.
“Insieme vogliamo rendere grazie a Dio per aver fondato la sua Chiesa sulla roccia di Pietro(…), vogliamo pregare intensamente affinché, "tra gli sconvolgimenti del mondo", essa "non si turbi", ma avanzi con coraggio e fiducia”.
“Cirillo e Metodio svolsero il loro servizio missionario in unione sia con la Chiesa di Costantinopoli, dalla quale erano stati mandati, sia con la sede romana di Pietro, dalla quale furono confermati, manifestando in questo modo l'unità della Chiesa, che durante il periodo della loro vita e della loro attività non era colpita dalla sventura della divisione tra l'oriente e l'occidente, nonostante le gravi tensioni, che, in quel tempo, segnarono le relazioni fra Roma e Costantinopoli”.
“Desidero ricordare, quale avvenimento di storica portata, la firma dell’accordo di revisione del Concordato lateranense che ha avuto luogo ieri.
Giovanni Paolo II è il primo Papa straniero dell'epoca moderna. Una scelta frutto della primavera conciliare confermata dalla elezione di Benedetto XVI.
Il modo di Giovanni Paolo II di intendere la collegialità nasce dal Concilio Vaticano II.
Di cosa parla un Papa a tavola con i vescovi di un paese che sta visitando? Nonostante lo sviluppo mediatico e la informalità cui ci ha abituati Papa Francesco, non è facile saperlo. Non ci sono registrazioni, appunti, trascrizioni. O almeno non nella maggioranza dei casi.
L’immagine che più ci colpisce in un carcere di Giovanni Paolo II è certamente quella dell’abbraccio con Ali Agca, il suo attentatore.
La spontaneità è sicuramente il sentimento più forte in Giovanni Paolo II, che attende con ansia ogni manifestazione di affetto, anche la più semplice, a volte buffa, e la ricambia con lo stesso affetto e con raddoppiato calore.