“Quale uomo può conoscere il volere di Dio?". La domanda, posta dal Libro della Sapienza, ha una risposta: solo il Figlio di Dio, fatto uomo per la nostra salvezza nel grembo verginale di Maria, può rivelarci il disegno di Dio. Solo Gesù Cristo sa qual è la via per "giungere alla sapienza del cuore" e ottenere pace e salvezza”.
“La Biblioteca Apostolica Vaticana è chiamata a svolgere un servizio alla verità e alla cultura.
“Dalla roccia di Massabielle, la Vergine Santa venne incontro a Bernadette rivelandosi come Colei che è ricolma della grazia di Dio, e le domandò penitenza e preghiera. Le indicò una sorgente di acqua, e le chiese di bere. Quell’acqua che sgorga sempre fresca è diventata uno dei simboli di Lourdes: simbolo della vita nuova, che Cristo dona a quanti si convertono a lui.
Con il pontificato di Giovanni Paolo II inizia una vera novità nasce la figura della vaticanista donna. Ormai sembra normale a tutti che ci siano donne che si occupano di cronaca vaticana, ma non era così negli anni ’70. Ma per Wojtyła la donna é complementare all’uomo. C’è un patto tra Karol Wojtyła e il genio femminile, tra Giovanni Paolo II e le donne.
“Il vostro Battesimo fa anche di voi, ad altro titolo e in un altro senso, “un popolo di sacerdoti”; grazie a questa qualifica, ciascuno di voi è chiamato a presentare se stesso come offerta generosa, accettata dal Padre nel Cristo. Spetta a voi dare alla vostra partecipazione eucaristica lo stesso senso che il Cristo ha dato al suo Sacrificio.
“Penso che i giovani rappresentano un certo barometro dei desideri, e di quello cui anela la umanità di oggi. Si parla molto della liberazione, della necessità di una liberazione, però mi sembra che i giovani hanno una coscienza che deve essere libera da diversi condizionamenti ideologici, dottrinali, politici, materialistici, edonistici, consumistici, e vedono sempre più una risposta trascendentale, però anche concreta sperimentale. E quella risposta è nel Vangelo”.
“Penso che Castel Gandolfo abbia esperienza nell’offrire una buona permanenza ai Papi. Allora possiamo essere sicuri che lo si ripeterà anche quest’anno. E già l’undicesimo anno della mia permanenza estiva a Castel Gandolfo. Tutti e due abbiamo qualche esperienza: gli abitanti di Castel Gandolfo ed il Papa”.
“La preghiera meridiana dell’Angelus viene oggi felicemente a collocarsi nel panorama incantevole di queste montagne cadorine, tra le cime i boschi del “verde Comelico”, da cui in ogni stagione s’eleva con tacita potenza un coro di gloria al Creatore.
“Maria Goretti, adolescente di appena dodici anni, si è mantenuta pura da questo mondo, come scrive San Giacomo, a costo anche della stessa vita; ha preferito morire, piuttosto che offendere Dio. “No! – disse al suo scatenato uccisore – È peccato! Dio non vuole! Tu vai all’inferno!”.
“Rinnovo oggi il mio compiacimento per il fatto che nel Palazzo apostolico si riunisca una numerosa schiera di laici ragazzi, giovani, uomini maturi, che intendono approfondire con serietà e con metodo la conoscenza del messaggio di Gesù e realizzarlo, con la grazia di Dio, in tutta la sua pienezza, dando prova, in maniera particolare, di una speciale adesione alla persona e al magistero del romano Pontefice”.
“Quando l'uomo e la donna ascoltano il richiamo della verità, allora la coscienza orienta con sicurezza i loro atti verso il bene. Proprio per la testimonianza, resa fino all'effusione del sangue, del primato della verità sul potere, san Tommaso Moro è venerato quale esempio imperituro di coerenza morale. E anche al di fuori della Chiesa, specie fra coloro che sono chiamati a guidare le sorti dei popoli, la sua figura viene riconosciuta quale fonte di ispirazione per una politica che si ponga come fine supremo il servizio alla persona umana”.
“Giuseppe Sarto, anche quando divenne Pio X, appare figlio affezionato di questo santuario, che ha prediletto, beneficato spiritualmente e materialmente; ne ha scritto da Papa una breve storia, stampata nel 1910 dalla Poliglotta Vaticana; ne ha incoronato l’immagine.
Il 14 e 15 giugno, i vescovi polacchi hanno celebrato il centenario del compleanno di Karol Wojtyla nel santuario papale di Cracovia e nella sua città natale, Wadowice, nonché a Kalwaria Zebrzydowska.
“In che senso voi, universitari, siete invitati a lavorare nella vigna personale della vostra vita, in questo periodo per voi così importante e decisivo? (…)
“Pur amando profondamente la nostra epoca bisogna riconoscere che il pensiero moderno relega facilmente nel soggettivismo tutto ciò che concerne la religione, la fede dei credenti, i sentimenti religiosi. E questa visione non risparmia la vita monastica.
“Veramente il Signore ci ha preso per mano e ci guida. Questi scambi, queste preghiere hanno già scritto pagine e pagine del nostro "Libro dell'unità", un "Libro" che dobbiamo sempre sfogliare e rileggere per trarne ispirazione e speranza”.
“Nel giorno in cui ricorre il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II, il più illustre alunno di codesta Università, viene inaugurato all’Angelicum, presso la Facoltà di Filosofia, l’Istituto di Cultura a lui intitolato.
“Secondo quello che mi hanno detto dopo, il momento della nascita è stato di pomeriggio, tra le cinque e le sei. Dunque, quasi nello stesso momento in cui, cinquantotto anni dopo, sono stato eletto Papa, di pomeriggio, tra le cinque e le sei”.
Nell'autunno del 1919, Emilia Wojtyła scoprì che stava aspettando un bambino. Aveva già un figlio, il tredicenne Edmund, la figlia secondogenita morì poco dopo il parto, quindi la donna aveva paura di non poter avere più figli.
In questo momento difficile per tutti noi nel quale lottiamo contro la pandemia di coronavirus e mettiamo in discussione il futuro delle nostre famiglie e società vale la pena chiedere cosa ci direbbe oggi Giovanni Paolo II ?