“Il vostro impegno educativo è ospitare giovani che vivono bloccati in culture avvelenate dal dolore e dall’odio e offrire loro una sfida audace: verificare di persona se l’altro, colui o colei che sta al di là di un confine chiuso, di reticolati o muri invalicabili, sia davvero quello che tutti affermano: un nemico. In questi vent’anni avete messo a punto un metodo capace di trasformare i conflitti, facendo uscire i giovani da questo inganno e riconsegnandoli ai loro popoli per un pieno sviluppo spirituale, morale, culturale e civile: giovani generosi che, incolpevoli, sono nati col peso dei fallimenti delle precedenti generazioni”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i membri dell’Associazione Rondine – Cittadella della Pace, in occasione del 20/mo della fondazione.
In tutte le diocesi italiane negli ultimi giorni celebrazioni in occasione della festività di Tutti i Santi e della commemorazione dei defunti. Momenti intensi che hanno visto le comunità diocesane e parrocchiali impegnato con i fedeli nel ricordo di chi ci ha preceduto nella fede.
“La vita non è un carnevale, è qualcosa di molto serio”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato ai partecipanti al III Incontro Mondiale dei Giovani promosso dalla Fondazione “Scholas Occurrentes” insieme a World Ort che si chiude oggi a Buenos Aires.
Prima della conclusione della Messa presieduta dal Papa, è stata letta nella Basilica Vaticana la lettera che i Padri Sinodali hanno rivolto ai giovani di tutto il mondo.
Commentando il brano evangelico della guarigione del cieco Bartimeo, Papa Francesco - nell’omelia della Messa conclusiva della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi - sottolinea un elemento tipico di Gesù, l’ascolto.
La seconda parte del Documento Finale sui “Giovani, la fede e il discernimento vocazionale” è quella interpretativa. Questa, basata sull’episodio dei discepoli di Emmaus, filo rosso del Documento intero, è intitolata “Si aprirono loro gli occhi” e fornisce alcune chiavi di lettura fondamentali del tema sinodale.
“Condividiamo il tuo sogno: una Chiesa in uscita, aperta a tutti soprattutto ai più deboli, una Chiesa ospedale da campo. Siamo già parte attiva di questa Chiesa e vogliamo continuare a impegnarci concretamente per migliorare le nostre città e scuole, il mondo socio-politico e gli ambienti di lavoro, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà e mettendo al centro i poveri, in cui si riconosce Gesù stesso”. Lo scrivono i giovani uditori presenti alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella lettera che ieri - durante un momento conviviale con il Pontefice e i Padri Sinodali - hanno letto e consegnato a Papa Francesco.
Piccolo regalo di Papa Francesco ai giovani uditori che stanno partecipando alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Nella giornata di oggi i Padri Sinodali hanno discusso in particolar modo la bozza della lettera che accompagnerà il Documento Finale sul Sinodo dei giovani. La lettera sarà letta Domenica dopo la Messa. Stamani la 19.ma Congregazione generale ha visto la presentazione delle prime proposte di aggiunte ed emendamenti ad entrambi i testi.
Domani si celebra la Giornata Missionaria Mondiale e nelle cattedrali d’Italia questa sera veglie di preghiera con mandato missionario da parte dei vescovi a uomini e donne che hanno deciso di partire per diversi paesi del mondo per annunciare il Vangelo con la loro testimonianza di vita, condividendo la quotidianità con altri popoli e per mettersi al servizio di chi è più povero e bisognoso.
In queste ultime congregazioni generali “si è parlato anche della pastorale digitale, di come la Chiesa possa trovarsi nel mondo social: un luogo virtuale e reale dove i giovani sono presenti”. Lo ha detto il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini, nel corso del consueto briefing sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
La XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi prosegue i suoi lavori e più della metà del cammino è stato percorso. E’ un Sinodo unico nel suo genere quello che si sta svolgendo in Vaticano, dove insieme agli oltre 260 Padri Sinodali, partecipa anche una nutrita delegazione di giovani. E ACI Stampa ha chiesto un primo bilancio ad uno di loro, l’italiano Gioele Anni.
Nella relazione del circolo minore Hispanicus A, coordinato dal Cardinale Maradiaga, Arcivescovo di Tegugicalpa, si sottolinea in primis come la gioventù debba intendersi come un “luogo teologico”, non in termini univoci ma come una analogia.
Pregare con i giovani e pregare per i giovani: Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, nel suo intervento al Sinodo dei vescovi del 9 ottobre ha sottolineato l’importanza della preghiera perché “abbiamo registrato la crescente domanda dei giovani di insegnare loro a pregare”.
Continuano i lavori dei circoli minori nelle varie lingue per la stesura della seconda parte dello Strumento di lavoro del Sinodo sui giovani. I circoli si riuniranno fino a martedì. Erano 257 i padri sinodali presenti oggi in Aula.
Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Si lavora in particolare alla seconda parte dello Strumento di lavoro. Un clima “sereno e allegro”, come sottolinea più volte il Prefetto del Dicastero per la comunicazione vaticana Paolo Ruffini. La giornata è stata segnata da alcune proposte e novità.
Una festa, un evento di incontro e di ascolto e le riposte del Papa ai giovani universitari a pochi giorni dall’inizio del Sinodo dei Vescovi dedicati ai giovani.
È ancora Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero vaticano per la comunicazione, ad aprire il briefing odierno sui lavori sinodali presso la Sala Stampa Vaticana. “Il Sinodo si rivolge ai giovani di tutto il mondo – precisa Ruffini - parlare il loro linguaggio è inserirsi anche nei loro contesti;come quello di guerra, di poco lavoro, ognuno con le proprie esperienze, anche terribili come di droga, narcotrafficantin ecc. La Chiesa si rivolge anche a loro, come una Madre, essi anche sono la Chiesa e devono sapere che la Chiesa è anche la loro casa. Non sono oggetti, sono i protagonisti”. Durante la riunione sinodale è stata anche avanzata la proposta di un Pontificio Consiglio per i giovani.
E’ Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione, ad aprire il primo briefing del Sinodo 2018 per i giornalisti presso la Sala Stampa Vaticana: “Non sarà un resoconto come fosse un dibattito o un convegno, ma nel rispetto del Sinodo e del sentirsi una cosa sola cercheremo di raccontare il pensiero del Sinodo nella sua comunione”.
L’incontro ecumenico con i giovani è il secondo appuntamento in Estonia di Papa Francesco. La giornata estone del Pontefice prosegue a Tallinn, alla Kaarli Lutheran Church. “È sempre bello riunirci, condividere testimonianze di vita, esprimere quello che pensiamo e vogliamo; ed è molto bello stare insieme, noi che crediamo in Gesù Cristo”, comincia il Papa nel suo discorso.