Anche quest’anno, dal 9 al 13 agosto, si svolgerà la Tendopoli presso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso (TE) ed il tema che affronterà è sintetizzato nello slogan ‘La misericordia si è fatta tenda’.
“Anche oggi, Giovanni Paolo II chiederebbe di non avere paura… di non avere paura degli attentati, di parlare insieme, di pregare insieme, di cantare insieme”. Don Jan Machniak, sacerdote tra i più ascoltati da Giovanni Paolo II e membro della commissione storica della causa di beatificazione, riceva ACI Stampa nella canonica di via Kanoniczka, a due passi da quella che è stata la prima casa dell’arcivescovo Wojtyla a Cracovia. Racconta dell’eredità di Giovanni Paolo II, della Polonia, della devozione della Divina Misericordia di cui lui è un esperto.
La GMG è un luogo dove si incontra Cristo. Lo ha detto il Papa, nell'omelia pronunciata al Campus Misericordiae di Cracovia durante la messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù celebrata davanti ad oltre un milione di giovani.
Un pranzo di poco più di un’ora, senza filtri. Papa Francesco incontra alcuni rappresentanti dei giovani a pranzo, in un appuntamento che è diventato una tradizione per la Giornata Mondiale della Gioventù. Sono in 13, rappresentano i cinque continenti, sono guidati da Dorota Abdelmoula, portavoce della Giornata Mondiale della Gioventù. Vengono da Brasile, Polonia, Nuova Zelanda, Canada, Costa Rica, Costa d’Avorio, Zwimbabwe, Russia, Vietnam. Chiedono al Papa cosa dire per convertire. E il Papa risponde: “Più che la parola, serve l’esempio”.
Nel messaggio ai giovani per la GMG papa Francesco ha scritto: “Cracovia, la città di san Giovanni Paolo II e di santa Faustina Kowalska, ci aspetta con le braccia e il cuore aperti. Credo che la Divina Provvidenza ci abbia guidato a celebrare il Giubileo dei Giovani proprio lì, dove hanno vissuto questi due grandi apostoli della misericordia dei nostri tempi. Giovanni Paolo II ha intuito che questo era il tempo della misericordia”. In questo anno giubilare, dedicato alla misericordia, la Giornata Mondiale della Gioventù offre ai giovani un importante repertorio di santi della misericordia, iniziando da padre Massimiliano Kolbe, che insieme ai suoi compagni di cella fu ucciso dai nazisti il 14 agosto 1941 proprio ad Auschwitz, dove il papa fa visita: “L’essenza dell’amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno ci rechi dispiaceri, il che è impossibile tra gli uomini, ma che impariamo a perdonarci l’un l’altro in modo sempre più perfetto, immediatamente e completamente.
“Cari giovani, so che c’è qualcosa, nei vostri cuori, che vi agita e che vi rende inquieti, perché un giovane che non è inquieto è un vecchio”.
I giovani italiani sognano un futuro stabile e sicuro.“Giovani italiani in Australia. Un ‘viaggio’ da temporaneo a permanente”. Questo il titolo della ricerca della Fondazione Migrantes, che è stata presentata a Roma, riguardo questo particolare fenomeno.
E’ con un momento pubblico presso l’Istituto di Teologia della diocesi di Szeged (Ungheria) che si aprirà l’incontro annuale dei vescovi e delegati nazionali di pastorale universitaria, che s’incontreranno, quest’anno, insieme ai vescovi e delegati nazionali di pastorale giovanile, per preparare insieme il Simposio 2017.
"Il mondo si trova ad affrontare sfide sempre più grandi e impegnative che richiedono personalità mature e competenti in grado di spendersi con generosità nei nuovi scenari nazionali e internazionali. È questa una delle principali finalità delle Università Cattoliche, a cui la Chiesa affida il compito di formare le nuove generazioni alla luce dei principi della fede cristiana e della tradizione cattolica per costruire reti di autentica solidarietà e contribuire al bene comune". Lo scrive - a nome del Papa - il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in una lettera inviata al Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola in occasione dell’odierna 92/ma Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Al termine della Messa della Domenica delle Palme il Papa ha recitato la preghiera mariana dell’Angelus sul sagrato della Basilica Vaticana.
La visita alla Cattedrale di Morelia si è aperta con l’omaggio di Papa Francesco al Beato Josè Sanchez del Rio ucciso nel febbraio 1928 a 14 anni durante la persecuzione dei “cristeros”. Il Papa a breve lo canonizzerà. Davanti ai tanti ragazzi che affollavano la Cattedrale Francesco ha improvvisato un breve discorso a braccio
Offrire a tutti l’opportunità di essere protagonisti del proprio destino. Papa Francesco si rivolge alla Società Civile e al Corpo Diplomatico accreditato in Messico, nel primo discorso di questo viaggio in Terra Messicana. E chiede non solo leggi, ma anche formazione, affinché i giovani, “la principale ricchezza del Messico”, possano avere opportunità e contribuire al bene comune.
“Miei cari giovani amici, se voi vedeste la mia Bibbia, forse non ne sareste affatto colpiti. Direste: Cosa? Questa è la Bibbia del Papa? Un libro così vecchio, così sciupato!. Potreste anche regalarmene una nuova, magari anche una da 1.000 euro: no, non la vorrei. Amo la mia vecchia Bibbia, quella che ha accompagnato metà della mia vita. Ha visto la mia gioia, è stata bagnata dalle mie lacrime: è il mio inestimabile tesoro. Vivo di lei e per niente al mondo la darei via”. Lo scrive Papa Francesco nella prefazione alla Bibbia per i giovani.
Dopo aver aperto la Porta Santa della Cattedrale di Bangui e celebrato la Messa, Papa Francesco ha incontrato sul Sagrato i giovani della Repubblica Centrafricana.
Papa Francesco ha incontrato i giovani ugandesi presso il Kololo Airstrip di Kampala. Dopo aver ascoltato le testimonianze di due giovani sui temi dell’Hiv e del rapimento dei bambini soldato il Pontefice ha lasciato da parte il testo preparato per rivolgere alle migliaia di ragazzi un discorso a braccio.
Una vera festa africana, con migliaia di giovani nelle loro uniformi scolastiche, decine di vescovi e il presidente della repubblica che attendono il Papa nello stadio Kasarani di Nairobi ballando.
Rispetto a quelli di Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna, i giovani italiani sono quelli che vedono con maggior preoccupazione la situazione del proprio paese e considerano le opportunità che offre sensibilmente peggiori rispetto al resto del mondo sviluppato. Oltre il 75% ha questa opinione. Il dato emerge dal "Rapporto giovani" dell'Istituto G. Toniolo, svolto a luglio 2015 sui più grandi paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna) su un campione di 1000 giovani tra i 18 e i 32 anni rappresentativo all'interno di ciascuna nazione, promossa in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. Lo studio è stato presentato sabato scorso in occasione della VIII edizione del Festival del diritto che si è conclusa oggi a Piacenza.
Non solo le parrocchie e le diocesi hanno detto sì all'appello all'accoglienza lanciato alcuni giorni da Papa Francesco. L'Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, in collaborazione con l'Associazione Italiana Cultura Sport, apre le porte ad oltre 500 giovani rifugiati. L'iniziativa sarà presentata oggi alle 16 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, a Roma.
Sogno, speranza, incontro. Sono le tre parole chiave del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai giovani che lo hanno incontrato presso il Centro Felix Varela di L’Avana, a Cuba.
I vescovi africani ai giovani: restate in Africa perché “voi siete il tesoro”, “il vostro continente ha bisogno di voi”, “la Chiesa conta su di voi”. Ma soprattutto, “non fatevi ingannare dall’illusione di lasciare i vostri Paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in Europa e in America”. “Guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali” e “utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione della giustizia, della pace e della riconciliazione durature in Africa”.