"Su questa irrimediabile vergogna della nostra civiltà non c’è giustificazione che tenga. Non c’è negazionismo che regga. L’unico atteggiamento valido è quello di una memoria che non si attenua, anzi si coltiva, per seminare nel futuro dell’umanità, e specialmente nelle coscienze dei giovani, un antidoto perenne, che impegni tutti a fare in modo che simili orrori non si ripetano, per gli ebrei e per ogni altro popolo”.
“La nostra Congregazione in questa giornata così importante vuole testimoniare idealmente la vicinanza alle comunità ebraiche e a quanti soffrono e vengono perseguitati a causa della propria fede”. E’ quanto dichiara Don Tarcisio Vieira, superiore generale dell’Opera Don Orione in occasione della Giornata delle Memoria che si celebra domani 27 gennaio.
In occasione del Giorno della Memoria, un nuovo straordinario concerto, la “Serata colorata”, che rievoca le musiche composte e suonate dai musicisti internati a Ferramonti, in Calabria, uno dei più grandi campi fascisti della Seconda Guerra Mondiale, da cui, tra il 1940 e il 1943, transitarono più di 3.000 ebrei stranieri e apolidi e altri civili stranieri e dissidenti italiani. Oggi pochi ne ricordano anche solo il nome. E’ storia rimasta per decenni sconosciuta, che è un dovere riportare alla Memoria.
27 gennaio, Giorno della Memoria. E Migrantes vuole ricordare anche le tante, tantissime vittime dell'odio razziale di etnia rom.