Il problema è prima di tutto l’approccio. Perché è vero che la Chiesa deve affrontare i problemi del tempo – dalle transizioni ecologica e digitale alla povertà e la guerra -, ma è anche vero che l’atteggiamento non può essere quello di una qualunque organizzazione. La Chiesa non può prendere semplicemente le sfide del mondo. Deve portare al mondo un qualcosa di nuovo. Deve proclamare la fede.
"Non possiamo starcene con le mani in mano; come cristiani e come cittadini europei, siamo chiamati ad attuare con coraggio quanto disse uno dei grandi padri fondatori della Comunità europea, Alcide De Gasperi, parlando del bene comune delle nostre patrie europee, della nostra patria Europa (Discorso alla Conferenza parlamentare europea, 21 aprile 1954). Sì, l’Europa e le Nazioni che la compongono non si oppongono tra loro e costruire il futuro non significa uniformarsi, ma unirsi ancora di più nel rispetto delle diversità". E' questo il cuore del Messaggio che il Papa invia a Monsignor Gintaras Grušas, Arcivescovo di Vilnius e Presidente del CCEE, in occasione dell’apertura delle Giornate Sociali Cattoliche Europee (Bratislava, 17-20 marzo 2022).
Un rinnovato pensiero sociale, un nuovo impulso alla solidarietà, uno sguardo attento alla transizione ecologica, ma anche a quella tecnologica e soprattutto quella demografica e famigliare, caratterizzeranno il Terzo Appuntamento delle Giornate Sociali Cattoliche Europee, in programma a Bratislava dal 17 al 20 marzo 2022.