Nel rapporto con la terra e l’ambiente è necessario che l’uomo ricostruisca un’alleanza simile a quella stretta da Dio all’indomani del diluvio universale. Come l’arcobaleno spuntò nel cielo al termine delle piogge, rovesciando la simbologia dell’arco da strumento di guerra a segno di pace, così è necessario per l’uomo riprendere quell’antico messaggio e ripensare la sua relazione con il mondo, abbandonando la violenza e pacificandosi con il creato. In queste parole del vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Ambrogio Spreafico, può essere riassunto il senso della 13ma Giornata nazionale per la custodia del creato, celebrata a Veroli sabato 1 e domenica 2 settembre.
Il rispetto, l'apprezzamento e la contemplazione del Creato sono una sollecitudine comune delle Chiese cristiane. Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese Europee (CEC), in occasione della Giornata della Creazione, chiedono preghiere comuni e un rafforzamento del lavoro ecumenico per la cura della Creazione.
Due giorni per parlare di salvaguardia del creato a Roma, con la “Marcia per la Terra” che domenica concluderà il programma. “La diocesi di Roma raccoglie l’invito lanciato dal suo vescovo Papa Francesco affinché nessuno si tiri indietro nella cura e nella difesa dell’ambiente sia in senso umano che in senso ambientale”, spiegano dal Vicariato.