“Dove esistono focolai di guerra è evidente che il turismo soffra, perché viene meno ogni forma necessaria di sicurezza. La mancanza di turisti, tuttavia, crea un’ulteriore espressione di povertà tra la popolazione che vede venire meno una forma di sostentamento necessaria per vivere con la dovuta dignità. La guerra porta con sé una serie di conseguenze di cui spesso non si ha piena consapevolezza e, tuttavia, esse incidono direttamente nella vita delle persone. Dove c’è la violenza della guerra tutti sono chiamati in causa, nessuno escluso”. Lo scrive l’Arcivescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, nel messaggio per la 45/ma Giornata Mondiale del Turismo che si celebra il 27 settembre 2024 sul tema “Turismo e pace”.
“Il turista è particolarmente sensibile a come viene accolto. Egli percepisce subito lo stile familiare di quanti lo attendono, sa distinguere dalla formale accoglienza spesso distaccata di chi lo considera solamente un cliente.
"Nell’Enciclica Laudato si’ Papa Francesco sottolinea la necessità di impegnarsi a favore di investimenti sostenibili". Favorirli "è anche una testimonianza di fede che si fa forte del rispetto per la natura, creata e affidataci da Dio. Infatti, l’attenzione per il creato e la sua salvaguardia appartiene al messaggio biblico". Lo scrive l'Arcivescovo Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che si celebrerà il 27 settembre.
“La Giornata Mondiale del Turismo 2022 è dedicata a ‘Ripensare il turismo’. La crisi sanitaria, iniziata a fine 2019 e non ancora conclusa, ha messo tutti di fronte a problemi che vengono da lontano e ne ha evidenziati di nuovi e inaspettati. Sicuramente ci ha colto di sorpresa. Il turismo è stato una delle attività umane più gravemente colpite da questa crisi, ma, paradossalmente, può diventare ora uno dei motori della ricostruzione di un mondo più giusto, sostenibile e integrale. La Chiesa, quindi, guarda alla rinascita e al rinnovamento anche del turismo con gli occhi della speranza”. Lo scrive il Cardinale Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che si celebra oggi.
“Abbiamo bisogno di sistemi economici che consentano a tutti di avere accesso ai frutti della creazione, alle necessità basilari della vita: terra, casa e lavoro”.
Il digitale e il turismo, questo il tema della Giornata Mondiale del Turismo, promossa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) che si celebra ogni anno il 27 settembre
Per la prima volta il messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, il prossimo 27 settembre, è pubblicato dal nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, come parte della propria missione. “Turismo sostenibile: uno strumento per lo sviluppo” è il tema scelto per quest’anno. Turismo come opportunità per tutti i paesi di combattere la povertà e la crisi.
Aumenta sensibilmente il numero dei turisti, aumenta anche la consapevolezza dell’influenza positiva esercitata dal turismo in molti ambiti della vita, ma anche la certezza della presenza di elementi ambigui o negativi,
Turismo uguale opportunità. Lo scrive nel messaggio per la giornata mondiale del turismo che si celebra il 27 settembre prossimo, il Presidente del Pontificio Consiglio per i migranti il cardinale Vegliò.