Nell'Udienza generale di oggi, durante i saluti in lingua italiana, il primo pensiero del Papa è per la Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra domani. E come sempre un pensiero per la pace.
Domenica 20 giugno si è celebrata la giornata del rifugiato, per la settantesima volta. Il Corpo italiano di soccorso dell’ Ordine di Malta,
Volti e storie nella basilica di Santa Maria in Trastevere per celebrare la speranza. La veglia di giovedì sera voluta dalla Conferenza episcopale italiana “ Morire di speranza” è stata dedicata ai migranti.
Il 20 giugno prossimo si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu con l’obiettivo di far conoscere le condizioni di milioni di rifugiati e richiedenti asilo, costretti a fuggire dalle loro terre per fame, miseria, guerra, calamità naturali o diversi altri drammi. Come ha ricordato domenica 16 giugno, Papa Francesco, si tratta di una ricorrenza che invita tutti “alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali".
“In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, lunedì scorso ho voluto incontrare una rappresentanza di rifugiati che sono ospitati dalle parrocchie e dagli istituti romane. Esprimo il mio sincero apprezzamento per la campagna per la nuova legge migratoria “L’umanità che fa bene”, che gode il sostegno ufficiale di Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e altre istituzioni”. Sono le parole del Papa durante l’Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro in riferimento alla legge di iniziativa popolare, presentata al Senato per cambiare le politiche sull'immigrazione in Italia e la narrazione mediatica.
La nostra concreta attenzione deve andare "a donne, uomini, bambini in fuga da conflitti, violenze e persecuzioni. Ricordiamo anche nella preghiera quanti di loro hanno perso la vita in mare o in estenuanti viaggi via terra. Le loro storie di dolore e di speranza possono diventare opportunità di incontro fraterno e di vera conoscenza reciproca. Infatti, l’incontro personale con i rifugiati dissipa paure e ideologie distorte, e diventa fattore di crescita in umanità, capace di fare spazio a sentimenti di apertura e alla costruzione di ponti". Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate domenica scorsa all'Angelus, con cui ha ricordato la Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra oggi in tutto il mondo.
"Abbiamo la speranza che le cose possono ancora cambiare”. Con queste parole si chiude la lettera indirizzata a Papa Francesco in occasione della 103° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si è celebrata domenica, da alcuni minori stranieri non accompagnati tra quelli che si trovano presso strutture di prima accoglienza a Lampedusa e a Siracusa, o frequentano i Centri diurni CivicoZero di Save the Children a Roma, Milano e Torino. #Nonfarlo sparire è l’hashtag lanciato da Save The Children.
Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce. E’ questo il tema che Papa Francesco ha scelto per la 103ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà il 15 gennaio 2017.
In occasione della “Giornata mondiale del Rifugiato”, la Comunità di Sant’Egidio, insieme a Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Acli, Centro Fernandes, Chiese Valdesi e Metodiste di Napoli e Comboniani di Castel Volturno, promuovono "Morire di Speranza", una veglia di preghiera, per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita in mare o via terra, comunque compiendo uno dei viaggi della speranza.
Si è celebrato oggi – in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – il Giubileo dei migranti. Nella Basilica di San Pietro si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti.
Migranti e rifugiati “ci chiedono di costruire una società fatta di incontro, così come ci chiede il Papa”. Ne è convinto Mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes commentando il tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato “Migranti e rifugiati ci interpellano”.
Tra il gennaio 2014 ed il maggio 2015 Aiuto alla Chiesa che Soffre ha donato oltre 10 milioni di euro in progetti di assistenza ai rifugiati.