“L’accento posto sulla sua dimensione sinodale permette alla Chiesa di riscoprire la propria natura itinerante, di popolo di Dio in cammino nella storia, peregrinante, diremmo ‘migrante’ verso il Regno dei cieli (‘Lumen gentium’, 49)
Dio cammina con il Suo popolo”. É questo il tema della 110a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra il prossimo 29 settembre.
“Con l’intenzione di contribuire a tale sforzo di lettura della realtà, ho deciso di dedicare il Messaggio per la 109^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato alla libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare la propria terra. ‘Liberi di partire, liberi di restare’, recitava il titolo di un’iniziativa di solidarietà promossa qualche anno fa dalla Conferenza Episcopale Italiana come risposta concreta alle sfide delle migrazioni contemporanee. E dal mio ascolto costante delle Chiese particolari ho potuto comprovare che la garanzia di tale libertà costituisce una preoccupazione pastorale diffusa e condivisa”.
Domani la Chiesa Cattolica celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una Giornata istituita nel 1914 da Papa Pio X come Giornata Nazionale dell’Emigrante, segno di vicinanza e attenzione agli emigranti italiani che cercavano fortuna all’estero.
Domenica 25 settembre 2022 si celebrerà la 108° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
“Per questo ho pensato di dedicare il messaggio per la 107^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato a questo tema: ‘Verso un noi sempre più grande’, volendo così indicare un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo. Questo orizzonte è presente nello stesso progetto creativo di Dio… Dio ci ha creati maschio e femmina, esseri diversi e complementari per formare insieme un noi destinato a diventare sempre più grande con il moltiplicarsi delle generazioni. Dio ci ha creati a sua immagine, a immagine del suo Essere Uno e Trino, comunione nella diversità”.
Per la 107^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà domenica 26 settembre 2021, Papa Francesco ha scelto come titolo per il suo tradizionale messaggio Verso un “noi” sempre più grande. Lo fa sapere il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”.E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la 106esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà Domenica 27 settembre 2020.
Con questa celebrazione “abbiamo rinnovato l’attenzione della Chiesa per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento. In unione con i fedeli di tutte le Diocesi del mondo abbiamo celebrato la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, per riaffermare la necessità che nessuno rimanga escluso dalla società, che sia un cittadino residente da molto tempo o un nuovo arrivato”. Lo ha detto Papa Francesco prima di recitare l’Angelus al termine della Messa in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
“Il Signore sostiene i forestieri, assieme alle vedove e agli orfani del popolo. Sono i senza diritti, gli esclusi, gli emarginati, per i quali il Signore ha una particolare sollecitudine. Il Signore ammonisce il popolo di non maltrattare in alcun modo le vedove e gli orfani, perché Egli ascolta il loro grido. Lo stesso avvertimento viene ripreso due volte nel Deuteronomio, con l’aggiunta degli stranieri tra le categorie protette”. Lo ha detto il Papa nell’omelia pronunciata stamane in occasione della Messa per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Domani la 105ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La prima è stata indetta nel 1914 e celebrata, su indicazione dell’allora Congregazione Concistoriale, per l’Italia, nella prima domenica di Quaresima dell’anno successivo, 21 febbraio.
In un mondo segnato da ingiustizie e discriminazioni, dalla “globalizzazione dell’indifferenza” i migranti interrogano la intera società: non si tratta solo di migranti.
“Non si tratta solo di migranti”. È questo il tema della 105a edizione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà domenica 29 settembre 2019.
Si celebrerà l’ultima domenica di settembre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e per il 2019 sarà il 29 settembre. Il Papa lo ha deciso su richiesta di varie Conferenze Episcopali. La 105a , sarà celebrata con un messaggio del Papa Santo Padre verrà pubblicato alcuni mesi prima della Giornata Mondiale.
È l’itinerario di fede dei discepoli di tutti i tempi, quello che seguono i primi apostoli, i quali vanno ad incontrare personalmente Gesù. Perché – sottolinea il Papa – “soltanto un incontro personale con Gesù genera un cammino di fede”. E questo incontro, nutrito con la preghiera e la meditazione, ci fa superare la “religiosità abitudinaria e scontata” da cui Francesco mette in guardia.
Nella Giornata Mondiale del Migrante, Papa Francesco lancia un appello affinché dubbi e timori sull’arrivo di migranti e rifugiati non “determinino le nostre risposte e condizionino le nostre scelte”.
I giovani italiani si preparano in vista della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà dal 3 al 28 ottobre 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Da pochi giorni è attivo il portale online www.velodicoio.it, un progetto messo a punto dal Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della CEI per esplorare ambizioni, speranze e paure delle giovani generazioni. Non si tratta di un sondaggio, ma di uno strumento che vuole favorire un confronto di gruppo – a scuola, in università, nei gruppi parrocchiali e in quelli informali – su alcune tematiche centrali nella vita dei giovani, raccolte intorno a dieci parole chiave: ricerca, fare casa, incontri, complessità, legami, cura, gratuità, credibilità, direzione, progetti, spiega una nota della Cei sottolineando che ogni giovane tra i 16 e i 29 anni può esprimersi nei tempi e con i linguaggi che preferisce, grazie alla estrema duttilità dello strumento predisposto e alla riservatezza che esso garantisce ai partecipanti. La Chiesa italiana dedica a questo speciale ascolto dei giovani i mesi da gennaio a maggio, utilizzando soprattutto lo strumento del portale. A giugno le singole diocesi rifletteranno sul materiale raccolto per arrivare ad una sintesi che apra a nuove prospettive per la pastorale giovanile. Dal 3 al 10 agosto da tutte le diocesi partiranno una serie di pellegrinaggi che confluiranno, l’11 e 12 agosto, in un incontro con Papa Francesco a Roma.
Una questione centrale come quella dell’immigrazione non può rischiare di essere declassata a “merce elettorale”. Per questo “serve un sussulto di onestà, realismo e umiltà da parte di chi ci chiede il voto”. Lo ha detto il segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Nunzio Galantino in occasione della presentazione delle iniziative promosse per la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato in programma domenica 14.
Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati. E' il tema della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018, che si celebrerà il prossimo 14 gennaio e a cui il Papa ha dedicato il consueto Messaggio annuale.
Viene ricordato per la celebre definizione della Prima Guerra Mondiale come "l'inutile strage" Papa Benedetto XV, ma il suo pontificato - durato dal 1914 al 1922 - è stato ricco di eventi, iniziative e decisioni che definire significativi sarebbe un eufemismo.