Settimana intensa la prossima nelle varie diocesi italiane con la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, che si celebra il 17 gennaio e la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani dal 18 al 25 gennaio.
L'incontro con la Comunità Ebraica significa "affermare la centralità di Dio, della persona umana creata a Sua immagine e per questo chiamata, nella libertà, alla santità di vita attraverso la fraternità, la misericordia, la giustizia e l’amore". Lo ha detto il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola che ieri ha visitato la Sinagoga del capoluogo lombardo in occasione della Giornata del Dialogo Ebraico-Cristiano.
“La Giornata nazionale di dialogo ebraico-cristiana è un appuntamento divenuto tradizionale, nel senso più forte del termine: scandisce cioè la nostra vita dandole un contributo specifico di significato”. Cosi l’Arcivescovo di Torino, Monsignor Nosiglia ha salutato tutti i presenti in occasione della visita alla comunità ebraica di Torino.
Era l'aprile del 1986 e le parole di Giovanni Paolo II nella Sinagoga di Roma fecero in un attimo il giro del mondo: "Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede". Si passò da un'accusa "ingiusta" verso gli ebrei, a riconoscerli fratelli maggiori. Un incontro che di fatto anticipava quello che sarebbe accaduto alcuni mesi dopo ad Assisi per l'incontro interreligioso. Incontro non solo con ebrei ma con tutte le fedi religiose che colorano il pianeta.