Il dialogo tra ebrei e cattolici ha favorito negli anni una maggiore comprensione e cooperazione tra le due comunità religiose.
Far conoscere la storia di alcuni personaggi di Assisi che, più o meno noti, hanno contribuito a salvare circa 300 ebrei.
“La Giornata della memoria è un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione. Sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale”. E’ quanto ha dichiarato il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Prima di concludere l’Udienza generale il Papa ha ricordato l’imminente celebrazione della Giornata della Memoria. “Lo sterminio di milioni di persone, ebrei e di altre fedi, non può essere dimenticato o negato, non può essere costruita la fraternità senza aver prima dissipato le radici di odio e violenza che hanno alimentato l’orrore dell’Olocausto”.
Sembra una favola, eppure è una storia vera. I protagonisti? Vittorio De Sica e Monsignor Giovan Battista Montini, il futuro Pontefice Paolo VI. La storia si svolge a Roma, nei primi giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
“ E dunque ho visto Lolek. Ho scritto a Jurek. E adesso, drogi Kurt, voglio parlare con te. Raccontami di questi anni, e io ti racconterò i miei…” Un finale da filma per un libro che corre via come corre la storia.
"Ricordare è un espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace a di fraternità ,ricordare è anche stare attenti perchè queste cose possono succedere un'altra volta". Francesco ricorda così la Giornata della Memoria. la giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Oggi 27 gennaio si celebra il 75 ° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Per rendere omaggio alle vittime del nazismo ad Oświęcim (nome della cittadina dove nella Polonia occupata i tedeschi costruirono il campo passato alla storia come con il nome di “Auschwitz”) verranno delegazioni di molti Paesi, rappresentati di diverse monarchie, presidenti e primi ministri.
“Sono passati 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco Auschwitz-Birkenau (27.01.1945), e questo luogo ispira ancora terrore”.
"Bene, io accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so. Non darò più fastidio con le mie paure, ma sarò amareggiata se altri non capiranno cos'è in gioco per noi ebrei.
Anche il cuore ha il suo alfabeto, soprattutto quando è segnato dalla sofferenza.
La Memoria antidoto contro i fantasmi del passato, con queste parole il mondo intero ha ricordato il 27 gennaio.
Nella Giornata della Memoria l’invito al ricordo passa attraverso le pagine di due libri appena arrivati in libreria.
Ricordi personali, impegni comuni e tanta cordialità tra Papa Francesco e la delegazione della "European Jewish Congress” ricevuta questa mattina in Vaticano proprio nella Giornata della memoria.
Nel giorno della Memoria, anche quest’anno il ricordo di tutte le vittime del genocidio delle leggi razziali non può dimenticare lo sterminio delle persone e famiglie rom. Le prime deportazioni di rom avvennero nel 1936 a Dachau.