“Solo insieme, ciascuno con le proprie specificità e prerogative, si può disegnare un orizzonte di speranza. È il lavoro quotidiano del giornalista, chiamato a consumare le suole delle scarpe o a percorrere le strade digitali sempre in ascolto delle persone che incontra”. Così Papa Francesco, oggi, in occasione della udienza alla Delegazione del Premio Biagio Agnes.
Per il 25° anno consecutivo, la Fédération des Médias Catholiques de France organizza le Giornate di San Francesco di Sales a Lourdes, da mercoledì 25 a venerdì 27 gennaio prossimo. Saranno più di 250 i giornalisti e i professionisti dei media cattolici che da più di 25 Paesi giungeranno nel santuario di Lourdes.
Come ai discepoli, “può succedere anche a noi, per stanchezza, delusione, magari per pigrizia, di scordarci del Signore e di trascurare le grandi scelte che abbiamo fatto, per accontentarci di qualcos’altro”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo la preghiera del Regina Coeli.
“Al giornalismo si arriva non tanto scegliendo un mestiere, quanto lanciandosi in una missione, un po’ come il medico, che studia e lavora perché nel mondo il male sia curato. La vostra missione è di spiegare il mondo, di renderlo meno oscuro, di far sì che chi vi abita ne abbia meno paura e guardi gli altri con maggiore consapevolezza, e anche con più fiducia. È una missione non facile. È complicato pensare, meditare, approfondire, fermarsi per raccogliere le idee e per studiare i contesti e i precedenti di una notizia. Il rischio, lo sapete bene, è quello di lasciarsi schiacciare dalle notizie invece di riuscire a dare ad esse un senso. Per questo vi incoraggio a custodire e coltivare quel senso della missione che è all’origine della vostra scelta”. Lo ha detto il Papa in occasione della consegna dell’onorificenza dell’Ordine Piano a due giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede, Valentina Alazraki e Philip Pullella.
"In un’epoca in cui le notizie possono essere facilmente manipolate e la disinformazione è diffusa, voi cercate di far conoscere la verità in un modo che sia, secondo le parole del vostro motto, giusto, fedele e informato”. Papa Francesco accoglie la Delegazione del “Catholic News Service” della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America, in occasione del centenario della sua istituzione. Francesco ha consegnato ai partecipanti il suo discorso.
“Da qualche tempo stiamo assistendo a un’evoluzione preoccupante nel mondo: la contestazione del diritto alla vita”. E’ l’analisi di Papa Francesco.
“Una comunicazione che sappia anteporre la verità agli interessi personali o di corporazioni”. E’ questo il desiderio di Papa Francesco espresso durante l’incontro con una Delegazione del Premio di giornalismo internazionale “Biagio Agnes”, ricevuta oggi in Vaticano. La Fondazione che promuove il Premio porta il nome di Biagio Agnes, uno dei più noti giornalisti italiani, difensore del servizio pubblico, che “più volte intervenne sul ruolo del giornalista come garante dell’informazione corretta, attendibile, autentica e puntuale”, come sottolinea il Pontefice.
“Voi avete un compito, o meglio una missione, tra le più importanti nel mondo di oggi: quella di informare correttamente, di offrire a tutti una versione dei fatti il più possibile aderente alla realtà. Siete chiamati a rendere accessibili a un vasto pubblico problematiche complesse, in modo da operare una mediazione tra le conoscenze a disposizione degli specialisti e la concreta possibilità di una loro ampia divulgazione”. Sono queste le parole di ringraziamento di Papa Francesco ai Membri dell’Unione Stampa Periodica Italiana (U.S.P.I.) e della Federazione Italiana Settimanali Cattolici, ricevuti oggi in Udienza presso il Palazzo Apostolico.
“Come diceva Paolo VI 60 anni fa, il denaro è un bene isolante: più se ne ha, più ci isola”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti - Presidente della CEI - nell’omelia pronunciata ieri sera in occasione della Messa celebrata a Roma per gli auguri natalizi con i giornalisti.
Come essere giornalisti “di prossimità” in un tempo in cui la natura, fra siccità, terremoti, alluvioni sembra ribellarsi a scelte folli e irresponsabili compiute dall’uomo? Come essere cronisti “in pellegrinaggio” nel momento in cui le nuove trasformazioni economiche e tecnologiche in atto paiono mutare i reporter in “viandanti” scacciati dalle redazioni e messi ai margini?
Il Cardinale Angelo Bagnasco - dopo 10 anni e 3 mesi di servizio - sta per lasciare la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e, ieri sera, ha voluto incontrare a Roma i giornalisti che lo hanno seguito in questi anni per un saluto conviviale. Ma salutando la stampa il Presidente della CEI non ha mancato di rispondere ad alcune domande rivolte dai cronisti presenti. Nell’Assemblea Generale della prossima settimana i Vescovi italiani indicheranno al Papa una terna di nomi per la nuova presidenza.
Primo incontro con i giornalisti per il nuovo prelato dell’ Opus Dei che ieri sera è stato eletto ed ha avuto la nomina dal Papa.