"Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio!"
Tutti abbiamo un angelo custode che si prende cura di noi, ci conforta e ci accompagna per tutta la nostra vita terrena fino a raggiungere il cielo..ma anche Gesù, che è il Figlio di Dio, ne aveva uno?
La Parola di Dio della XII° domenica del tempo ordinario ci dice che di fronte alle difficoltà che possiamo incontrare sia negli eventi naturali che della storia Dio è presente nel mondo, ma questa sua presenza rimane un mistero di amore gratuito, che deve essere accolto nella fede e nella meraviglia.
L'isola di Fårö, in Svezia, è rimasta quella di sempre, il paesaggio scavato dal mare e dalla vento, la solitudine filtrata dalla luce immota.
Il peccato contro lo Spirito Santo, l’unico imperdonabile. E la tentazione di distruggere, per invidia, la buona fama negli altri. Papa Francesco mette in guardia da questi due rischi nell’Angelus di oggi, commentando il Vangelo del giorno.
Sono tre gli sguardi di Gesù sull’Apostolo. Quello dell’elezione, del pentimento e della missione. Questa mattina Papa Francesco a Santa Marta ha commentato le parole tra Gesù e Pietro contenute nel vangelo di oggi. E ha osservato: “Anche noi possiamo pensare: qual è oggi lo sguardo di Gesù su me? Come mi guarda, Gesù? Con una chiamata? Con un perdono? Con una missione? Ma, sulla strada che Lui ha fatto tutti noi siamo sotto lo sguardo di Gesù. Lui ci guarda sempre con amore”.