“Vi state confrontando sugli ultimi interrogativi posti dalla ricerca scientifica in cosmologia: i differenti risultati ottenuti nella misura della costante di Hubble, l’enigmatica natura delle singolarità cosmologiche e l’attualissimo tema delle onde gravitazionali. La Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître.
La conoscenza scientifica porta razionalmente a postulare la non esistenza di Dio: è questa una frase di senso comune, usata soprattutto per contrapporre scienza e fede. Ma il Cardinale Gehrard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, non accetta il ragionamento. Anzi, sottolinea che non solo l’ateismo non è la naturale conseguenza della conoscenza scientifica, e che piuttosto è un mondo sena fede quello a creare maggiori problemi.