Quello che accade in Medio Oriente è un genocidio? La domanda non viene posta dal punto di vista del senso comune, ma dal punto di vista legale. Da quando il termine genocidio è stato coniato (nel 1944 da Raphael Lemkin) a quando poi è stato ufficialmente adottato dalle Nazioni Unite (già nel 1946), il problema è sempre stato di trovare un confine certo e legale per stabilire quando il genocidio aveva luogo, e in che modo sanzionarlo. Ed è proprio la risposta legale che cerca il libro “Never Again. Legal responses to a broken promise in the Middle East”, curato da Ewelina Ochab.
Le ragioni del perché quello che avviene in Iraq e in tutto il Medioriente sta nelle parole appassionate di padre Rebwar Basa, un sacerdote che è andato a parlare di quello che vivono i cristiani laggiù al meeting di Rimini. È uno dei sette testimoni che Aiuto alla Chiesa che Soffre ha voluto al padiglione da essa curato al Meeting di Rimini. Un percorso esperienziale, perché non basta far vedere. Occorre far vivere. Con ACI Stampa, padre Basa dà voce ai cristiani dell’Iraq che non sempre hanno davvero voce.