Era il 1962, nel periodo della prima sessione del Concilio Vaticano II, e l’allora giovane arcivescovo Karol Wojtyla era salito sul Gran Sasso. Con lui, c’erano monsignor Tadeusz Pieronek, suo amico sin dai tempi del seminario clandestino, e Alojzy Cader, superstite di Auschwitz e l’unico che allora nel Collegio Polacco aveva una automobile. E lì, davanti alla funivia, monsignor Pieronek scattò una foto che certifica la prima visita di Giovanni Paolo II in quelle montagne che gli sono state tanto care.