Lo hanno definito in tanti modi, il San Francesco di Palermo, il povero tra i poveri, l’eremita contestatore…In realtà Biagio Conte è stato tutto questo forse molto altro ancora. Impossibile definire compiutamente un uomo che ha cambiato sempre la sua vita, seguendo la luce dell’amore per Dio e per gli uomini. A un anno dalla sua morte il giornalista e saggista Michelangelo Nasca ha scritto, per le Edizioni Messaggero Padova (EMP) il volume Biagio Conte. Il missionario laico, povero tra i poveri , una raccolta di testi scelti di quell’«anima innamorata di Dio e decisa a offrire le energie di un’intera esistenza per aiutare gli ultimi».
Biagio Conte aveva tutto per fare una bella vita.
Si sono svolti stamane nella Cattedrale di Palermo i funerali di Fratel Biagio Conte, fondatore di Missione Speranza e Carità, morto lo scorso 12 gennaio. Le esequie sono state presiedute da Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo metropolita di Palermo.
"Non perdiamo il suo messaggio più bello e più forte, il sogno di una città che non perde il suo vero tesoro. Biagio non pensava a una città senza Dio. Perché se c'è Dio si riparte dai più piccoli e si resta piccoli. E oggi abbiamo bisogno di questo, di una piccolezza che riesce ad abbracciare tutti. E' il messaggio che lascia alla città e che lascia anche alla Chiesa. Poi lui ha fatto grandi opere sociali ma il fondamento è la sua fede in Dio". Lo ha detto stamane l'Arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, commentando la morte di Fratel Biagio Conte, avvenuta poche ore fa.