“In occasione del convegno di studi sulle figure di fra Tommaso da Tolentino e di padre MatteoRicci, come pure di Marco Polo nei suoi rapporti con i francescani il Sommo Pontefice è lieto dirivolgere il cordiale saluto, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa volta ad approfondire l’operamissionaria e l’attività culturale di così illustri personaggi, amici e benefattori dell’Oriente, SuaSantità auspica che il ricordo di questi protagonisti del loro tempo, attenti ai mutamenti sociali eimpegnati nel tessere rapporti tra la civiltà europea e quella asiatica riaffermi l’importanza deldialogo tra popolazioni, tradizioni e religioni diverse nel rispetto reciproco, per costruire ponti fratutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell’altro non un nemico, non un concorrente, ma unfratello da accogliere e da abbracciare. Con tali sentimenti il Santo Padre augura ogni buon esito ailavori congressuali ed invia agli organizzatori, ai relatori ed ai presenti tutti la benedizioneapostolica”.
Nei giorni 18 e 19 ottobre, in occasione del Centenario per i 700 anni della morte di Marco Polo si svolgerà il convegno di studi internazionali, ‘Appunti di viaggio: Marco Polo ed i Francescani in Oriente’.
"Questo giubileo possa essere per ciascuno il tempo di una rinascita interiore, di un rinnovato mandato missionario della Chiesa che chiama ad uscire incontro al mondo là dove molti fratelli e sorelle attendono di essere consolati, amati e curati". Lo scrive Papa Francesco nella lettera inviata ai Membri della Famiglia Francescana in occasione dell’VIII Centenario dell’approvazione da parte di Papa Onorio III della Regola bollata dei Frati Minori redatta da San Francesco.
La Gioventù Francescana è a Lisbona. Due gli obiettivi: fare festa e lavorare. Infatti la GIFra non è venuta qui in Portogallo solo per vivere la GMG voluta da Papa Francesco, ma anche per delle riunioni importanti, come il Capitolo elettivo dei Consiglieri internazionali. E cosa vuol dire essere giovani francescani oggi ? ACI stampa a Lisbona ha parlato di tutto questo con Felix Chocojay , Coordinatore Internazionale della GiFra.
Nel lontano 1525 frate Matteo da Bascio dava vita alla Riforma cappuccina: essa vide i propri natali nelle Marche e fu approvata da Papa Clemente VII con la bolla Religionis zelus, per rivivere, con maggiore intensità, la vita francescana.
Oggi lo vediamo come un grande scrigno d’arte e di memorie, ma il complesso di cui fa parte la chiesa di Santa Croce ha origino molto umili.
Il termine “borgo” è molto diffuso in Italia anche se è di derivazione germanica. E a Roma per “ Borgo” si intende il quartiere intorno alla basilica di San Pietro. Ma di borghi nati attorno ad un santuario o ad un luogo di culto ce ne sono altri nella Penisola.
Nel tempo di Natale non si può che essere pellegrini a Betlemme. Anche se solo con il pensiero da oggi nel nostro appuntamento con l’arte e la fede visiteremo tre luoghi simboli di Betlemme: la basilica della Natività, il campo dei Pastori e la Cappella della Grotta del Latte.
‘Siamo riusciti a riunire al Vaccaj di Tolentino, una rappresentanza dell’ordine francescano: Minori, Conventuali, Cappuccini’:
La nobiltà, quella vera, è fatta di carità, solidarismo e di una ricerca innamorata di Dio. Non si vive più per se stessi, ma per qualcosa di più grande che altro non è che l'Altissimo.
La Verna è un bellissimo Santuario Francescano che si trova sull'Appennino Toscano. L'evento delle stimmate e l'esempio di vita in preghiera sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna. Ma oggi, in questo tempo difficile per tutti di pandemia, come vivono i frati del Santuario? In che modo trasmettono ancora l'eredità di Francesco? ACI Stampa ne ha parlato con Fra Francesco Brasa, Guardiano del Santuario.
Un'iniziativa interessante nominata "Pasto per pasto" è quella dei francescani conventuali a Zagabria. A causa della pandemia, quest’anno il famoso mercatino dei frati croati non si è potuto organizzare in modo normale. Questo però non ha fermato l’ingegnosità e la creatività dei confratelli Conventuali, che sono venuti all’idea di organizzare le cose adattandosi alle misure prescritte dal governo.
Fra Tommaso Bellacci da Scarlino, nel corso della sua vita ebbe molte doti. Fu maestro dei novizi, missionario in Africa e compì diverse missioni diplomatiche. Queste poche notizie sulla sua esistenza, dicono già molto di questo religioso dell'Ordine francescano.
Ricordare la testimonianza di padre Vittorio Traini è tenere viva la sua memoria. Sembra rivederlo, nel convento delle SS.Stimmate di Roma, in quella sua stanza nella quale preparava il testo su San Serafino da Montegranaro, santo cappuccino a cui il padre era molto legato.
Nel 1540 un bambino nasce in un piccolo paese dell'entroterra piceno: il suo nome è Felice Rapagnano. Nessuno, e tanto meno la storia, conosce quel nome, ma solo quello di San Serafino da Montegranaro che, diciotto anni dopo, busserà alla porte del convento dei Cappuccini per chiedere di diventare frate, o meglio santo.
In una calda giornata di agosto del 1988 un piccolo fraticello, con il sorriso sul volto ed una busta con degli alimenti, scende dal suo convento a piazza Argentina in Roma, poichè chiamato al citofono da un povero per un po' di cibo.
Due ottocentenari francescani da celebrare, magari (ma non ci sono conferme ufficiali) con una sorpresa da parte del Papa. Diocesi di Rieti, Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori e Comuni di Rieti e Greccio hanno siglato, lo scorso 26 agosto, una Carta di Intenti per preparare e coordinare le celebrazioni dell’ottocentenario della Regola Bollata, scritta da San Francesco a Fonte Colombo e approvata da Papa Onorio II 29 novembre 1293, e del Primo Presepe di Greccio, realizzato nel Natale dello stesso anno. Ed è stato durante la firma di questa Carta di Intesa che il vescovo Domenico Pompili di Rieti ha annunciato la prossima uscita di una nuova enciclica papale.
Nel cuore di Trastevere, fra vicoli e vicoletti, sorge maestosa la parrocchia di San Francesco a Ripa. La bella chiesa, sede dell'Ordine francescano, nel corso della sua storia ha ospitato diversi santi e beati come San Carlo da Sezze, il servo di Dio fra Giuseppe Spoletini ed anche padre Bernardino da Portogruaro.
Il 9 luglio 1900, a seguito della rivolta dei Boxer, nella Cina del Nord, monsignor Gregorio Grassi insieme a monsignor Francesco Fogolla, 3 sacerdoti 1 fratello laico 7 suore francescane missionarie di Maria e 14 laici venne giustiziato, per decapitazione, dopo un sommario processo.
Entrando nella parrocchia romana di San Francesco a Ripa, a Trastevere, sulla navata di sinistra si vede la tomba di un piccolo fraticello, che dorme con in mano la Regola francescana ed un crocifisso. Dal suo volto traspare serenità e cosa sorprendente un allegro sorriso. Il suo nome è frate Carlo da Sezze.