"Nel Vaticano II la questione della Chiesa nel mondo divenne finalmente il vero problema centrale" seguendo le tracce del pensiero di Agostino per togliere la Chiesa da un ruolo di "cosa bella ma inutile" nel tempo moderno.
Jean-Luc Marion filosofo e teologo francese e Tracey Rowland australiana, specialista in filosofia politica. Sono i due vincitori del Premio Ratzinger 2020 assegnato dalla Fondazione
Benedetto XVI non viene mai menzionato, anche se il suo nome aleggia nell’aria quando si parla della necessità di nuovi leader e nuovi politici cattolici – appello reiterato anche da Papa Francesco. E questo perché il seminario di studi “Costruire il presente e preparare il futuro con una leadership etica” rappresenta un allargamento delle attività della fondazione. Un programma più ampio, sottolinea padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione, che si sta “avviando e sviluppando con ia Fondazione Templeton e l’Istituto Razon Abierta di Madrid”.
Sono state presentate questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, le prossime iniziative della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI. La Fondazione è ormai giunta alla IX Edizione del “Premio Ratzinger” e questo verra consegnato da Papa Francesco il 9 novembre 2019, in Vaticano. La Fondazione è stata istituita nel 2010 con la finalità di promuovere studi e pubblicazioni sull’opera e sul pensiero di J. Ratzinger – Benedetto XVI, e più in generale di promuovere studi teologici e nelle discipline connesse.
Che Papa Benedetto stia bene e incontri spesso ospiti nella passeggiata pomeridiana è una bella notizia.
“Il suo è uno spirito che guarda con consapevolezza e con coraggio ai problemi del nostro tempo, e sa attingere dall’ascolto della Scrittura nella tradizione viva della Chiesa la sapienza necessaria per un dialogo costruttivo con la cultura di oggi”.
“Joseph Ratzinger ha colto tutto il travaglio culturale e spirituale dell’ Europa, un travaglio che ha radici lontane, segnato dalla “secolarizzazione”, ancor prima che dalla trasformazione in senso multiculturale del tessuto sociale, e che ha determinato una crisi della “cristianità” o della civiltà cristiana”.
“Occorre, invece, recuperare la dimensione oggettiva dei diritti umani, basata sul riconoscimento della «dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, [che] costituisce il fondamento della libertà della giustizia e della pace nel mondo»”.
Saranno Marianne Schlosser teologa medievista specialista di San Bonaventura, che lavora da anni alla Università di Vienna, autrice anche di Communio e Mario Botta architetto svizzero che ha costruito una serie di edifici sacri e diverse chiese, i prossimi a ricevere il Premio Ratzinger della Fondazione Vaticana voluta dallo stesso Benedetto XVI.
“Come aveva giustamente detto Papa Benedetto XVI, è necessaria una "ecologia umana" che metta al centro lo sviluppo integrale della persona e faccia appello alla loro responsabilità per il bene comune, per il rispetto e la buona gestione delle creature che Dio ci ha affidato”.
Un italiano, uno spagnolo e un austriaco, erano stati loro a ricevere il premio Ratzinger della Fondazione Vaticana per primi. Lui Manlio Simonetti, illustre studiose di storia del cristianesimo, conosciuto da tutti gli studenti del liceo era stato ricevuto dal Papa teologo nell’estate del 2011.
Razón abierta, è questo il none del premio che per la prima volta verrà assegnato in Vaticano nato da una collaborazione della Fondazione Ratzinger e la Università Francisco de Vitoria di Madrid.
L’escatologia non è certo uno degli ambiti della teologia più diffuso. Troppo poco si collega la “fine” alla “speranza”. Uno dei teologi che più hanno saputo studiare questo campo è Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Nell’anno che ricorda i 5 secoli della Riforma Luterana non poteva mancare la voce del teologo Joseph Ratzinger. Papa Benedetto XVI aveva magistralmente riassunto il suo pensiero sull’agostiniano ribelle quando aveva vistato Erfurt nel 2011.
Quella dedicata alla escatologia é probabilmente la più significativa opera sistematica del professor Joseph Ratzinger prima di diventare arcivescovo di Monaco e lasciare il mondo accademico.
“Università senza umanistica? Gli impulsi di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI”. E’ il tema su cui si è incentrato il terzo incontro promosso dalla Fondazione Ratzinger che ha visto protagonista il Professor Lorenzo Ornaghi già Ministro per i beni culturali nel governo Monti ed ex Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
C’è una chiave musicale che segna la teologia e il pontificato di Benedetto XVI, ed è l’amore. Quello della Deus caritas est, la prima enciclica di Papa Benedetto che ha appena compiuto 10 anni. A questo testo lo scorso novembre è stato dedicato un convengo e oggi vengono pubblicati gli atti.
Si svolgerà martedì 26 aprile, dalle ore 18.15 presso l’Aula Benedetto XVI del Campo Santo Teutonico in Vaticano, il secondo incontro promosso dalla Biblioteca Ratzinger, con la presentazione del volume Deus caritas est. Porta di misericordia – Atti del Simposio internazionale nel decimo anniversario dell’Enciclica (LEV 2016), che riunisce gli Atti del Simposio dedicato alla prima enciclica di Benedetto XVI, che ha avuto luogo a Roma il 19 e 20 novembre 2015.
“Ho pensato che magari poteva essere bello anche per altri, e non solo per gli abitanti di Pentling, per così dire andare a Messa la domenica insieme a me e ascoltare il Signore”. È quanto scrive il Papa emerito Benedetto XVI nella prefazione al libro Le omelie di Pentling, finora inedite e pubblicate adesso in italiano dalla Libreria Editrice Vaticana, in distribuzione dal 18 dicembre.
Una enciclica missionaria. Una enciclica sull’amore fortemente radicato nella verità, che si concentra sul concetto di luce. Una enciclica da rileggere oggi, dieci anni dopo la sua pubblicazione, per comprenderne la portata profetica e traghettarla nell’Anno della Misericordia. Tutto questo è la Deus Caritas Est, la prima enciclica di Benedetto XVI, della quale si è discusso in un simposio organizzato dalla Fondazione Ratzinger su “Deus Caritas Est. Porta di misericordia,” dal 19 al 21 novembre.