La fondazione Vaticana Giovanni Paolo II per il Sahel nasce dal cuore del Papa contemporaneo che ha amato l'Africa più di ogni altro.
Nel 1984, dopo il suo primo viaggio in Africa, Giovanni Paolo II diede vita alla Fondazione per alleviare le sofferenze dei popoli provati dalla siccità e dalla desertificazione. La affidò alle cure del Pontificio Consiglio Cor Unum, che ora è stato assorbito dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha sede a Ouagadougou, in Burkina Faso, e ne fanno parte 9 paesi della regione del Sahel: Burkina Faso, Capo Verde, Gambia, Guinea Bissau, Mali, Mauritania, Niger, Senegal, Ciad. In un messaggio ad un incontro di alto livello sulla celebrazione del 40esimo anniversario della Fondazione, Papa Francesco ne rilancia l’impegno, sottolineando come il popolo di Dio deve essere “in prima linea” per rispondere al grido dei poveri.
Si è aperta oggi e si chiude il 22 febbraio a Dakar, in Senegal, la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, che quest’anno festeggia i 35 anni dalla sua nascita.
Si riunisce il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel che, affidata da San Giovanni Paolo II al Pontificio Consiglio Cor Unum, ora rientra nelle competenze del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. La riunione si terrà a Dakar, in Senegal, dal 19 al 23 febbraio.
I cinque nuovi cardinali scelti da Papa Francesco non raccontano solo l’attenzione di Papa Francesco per le periferie. Raccontano anche il lavoro missionario della Santa Sede.
Si quantificano in 550 mila dollari i fondi stanziati nel 2016 dalla Santa Sede per il Sahel, attraverso la Fondazione Intitolata a Giovanni Paolo II che fu istituita dal Papa polacco nel 1984. Le cifre sono state rese note in un comunicato della Sala Stampa vaticana, che annuncia che dal 21 al 25 febbraio si terrà a Dakar, in Senegal, la riunione annuale del CdA della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel.