“Occorre parlare chiaramente su cosa è il gioco d’azzardo, sulla sua inconciliabilità con i princìpi etico-sociali dell'ordinamento costituzionale”. Anche perché “i fatti confermano inoltre come l'economia dell'azzardo è largamente permeata dalla presenza della criminalità. E' un business che non crea valore economico, ma lo brucia, spezzando legami sociali e dissipando risparmio familiare”. E’ netta la dichiarazione congiunta del Segretario della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo” Mons. Alberto D’Urso e dell’ Avv. Attilio Simeone, Coordinatore del “Cartello Insieme Contro l’Azzardo”, che prendono posizione dopo le ultime notizie circa la volontà del governo di aumentare il gettito fiscale attraverso i giochi.
Le ventotto Fondazioni antiusura riunite nella Consulta Nazionale “Giovanni Paolo II” esprimono il loro “ringraziamento al Presidente della Repubblica per aver riconosciuto al Prof. Fiasco la competenza, la dedizione e la disponibilità profusa nella lotta all’usura e al gioco d’azzardo, due piaghe umane, sociali ed economiche che negano alle persone il pieno esercizio della dignità umana”.
“Lo affermo pubblicamente per la prima volta: stiamo aiutando e nascondendo decine di donne che ci hanno chiesto una mano per scappare e per lasciare la loro terra, perché non vogliono che i loro figli crescano nella cultura mafiosa”. Così don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che qualche giorno aveva chiesto in Tv un appello alla politica per intraprendere un nuovo meccanismo legislativo di protezione nei confronti delle donne che si ribellano alla mafia.
Si occupano di usura da vent’anni alla Consulta Nazionale “Giovanni Paolo II, mettendo insieme le 28 Fondazioni antiusura sparse in tutta Italia. Padre Massimo Rastrelli e Monsignor Alberto D’Urso, rispettivamente presidente e segretario dell’organismo ecclesiale, toccano con mano una diffusa povertà che tocca soprattutto gli ultimi del nostro Paese.