Come ai tempi del martirio di monsignor Melki, ai cristiani oggi “viene negata ogni libertà, costretti ad abbandonare la loro patria o a convertirsi forzatamente o a morire”. É un passo del messaggio che il cardinale Angelo Amato, prefetto delle Congregazione delle Cause dei santi, ha letto a nome del Papa durante la beatificazione celebrata sabato a Daroun-Harissa, in Libano, di Flavien Mikhaiel Melki, della congregazione di Sant’Efrem, vescovo di Djezireh dei Siri.