Saranno in duemila ad Assisi per parlare di una economia e di una finanza che faccia la differenza. Tutti nel nome di Francesco. Del santo assisano ovviamente, ma anche un un po’ del Papa che ha voluto con forza questa iniziativa.
"E' essenziale che, fin da ora e nella vostra vita professionale futura, impariate a rimanere liberi dal fascino del denaro, dalla schiavitù in cui il denaro rinchiude quanti gli rendono un culto. Ed è anche importante che possiate acquisire oggi la forza e il coraggio di non obbedire ciecamente alla mano invisibile del mercato". E' l'auspicio rivolto dal Papa agli studenti della “Institution des Chartreux” di Lione, un istituto che prepara i giovani a lavorare nel mondo della finanza internazionale.
A Milano ieri sera presso il Piccolo Teatro Studio Melato si è svolto il confronto - nell'ambito dei «Dialoghi di vita buona» - sul tema «L’economia ci cura?»: a confrontarsi Severino Salvemini, Alberto Martinelli, Marina Salamon, Riccardo Bonacina e il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano.
Oggi è "evidente la missione della scienza al servizio di un nuovo equilibrio ecologico globale. E al tempo stesso si sta manifestando una rinnovata alleanza tra la comunità scientifica e la comunità cristiana, che vedono convergere i loro diversi approcci alla realtà verso questa finalità condivisa di proteggere la casa comune, minacciata dal collasso ecologico e dal conseguente aumento della povertà e dell’esclusione sociale". Lo ha detto il Papa, salutando i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze che si sta svolgendo in Vaticano.