La fiaccola benedettina "con il suo fuoco ci rimanda al calore da tutti vissuto in questi mesi grazie alla solidarietà delle persone, dei popoli e delle istituzioni. Il terremoto ci insegna che per stare in piedi dobbiamo sostenerci l’uno con l’altro e questa è l’occasione di celebrare l’amicizia verso chi non ci ha lasciato soli. Ma la fiaccola benedettina è anche il fuoco che brucia e allora da questa piazza auspico che il fuoco bruci le lungaggini burocratiche che rallentano gli interventi e tutto ciò che ostacola la ricostruzione, non soltanto materiale ma anche sociale". Sono le parole pronunciate ieri sera dall'Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo in occasione della festa di San Benedetto.
Ha ricominciato oggi il suo cammino annuale, con la benedizione di Papa Francesco. E quest’anno arriverà fino al cuore delle istituzioni europee, con un finale particolarmente suggestivo a Norcia, tra le macerie della Basilica di San Benedetto. La fiaccola di San Benedetto, salutata questa mattina dal Papa in udienza, ha ripreso questa mattina il suo viaggio.
Da Norcia, Subiaco e Cassino fino in Olanda, a L’Aja e Amsterdam. La fiaccola Pro Pace et Europa Una quest’anno va verso il Paese dei tulipani. Ma prima passa da Papa Francesco, che – come ormai tradizione – la benedice nel mezzo del pellegrinaggio.