Vi scrivo per dire che “accogliamo con sincera obbedienza filiale le disposizioni del Santo Padre e per chiedervi di rimanere, anche in questo, tutti molto uniti. In tal modo seguiamo lo stesso spirito con il quale san Josemaría e i suoi successori hanno accettato qualsiasi decisione del Papa sull'Opus Dei. Poiché l'Opera è una realtà di Dio e della Chiesa, lo Spirito Santo ci guida in ogni momento”. Così Monsignor Fernando Ocariz, Prelato dell’Opus Dei, in un messaggio pubblicato dopo il motu proprio di Papa Francesco che modifica due canoni del Codice di Diritto Canonico in merito alle prelature personali.
“La gioia con cui celebriamo questo anniversario è, nello stesso tempo, un ringraziamento a Dio, che arricchisce continuamente la sua Chiesa con doni e carismi”. Lo scrive il Prelato dell’Opus Dei, Fernando Ocariz, nella lettera in cui ricorda il 90/mo anniversario della fondazione dell’Opera da parte di San Josèmaria Escrivà, il 2 ottobre 1928.
“Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”. Con queste parole inizia la nuova esortazione apostolica di Papa Francesco sulla chiamata universale alla santità: "Gaudete et exsultate".
La carità cristiana spinge a “mettere al servizio di tutti le conoscenze di ciascuno, l’esperienza acquisita, la sensibilità verso alcuni problemi e sfide”, e a farlo con qualità e professionalità.
Primo incontro con i giornalisti per il nuovo prelato dell’ Opus Dei che ieri sera è stato eletto ed ha avuto la nomina dal Papa.