Non ci saranno proclami politici, per una visita che già si preannuncia ecclesialmente delicata. Ma di certo il mondo georgiano avrebbe voluto che Papa Francesco – a Tbilisi il 30 e 31 ottobre – affrontasse la questione. Perlomeno perché la questione dell’Ossezia del Sud è una ferita aperta, che rischia di non rimarginarsi più quando ci sarà il referendum per l’indipendenza della regione.