L’immigrazione? Una sfida di accoglienza per l’ Europa, ma anche un pericolo di infiltrazioni terroristiche. A pensarlo è Papa Francesco che lo dice in una lunga intervista radiofonica trasmessa da Rádio Renascença, una delle più antiche emittenti europee la cui proprietà è in parte del Patriarcato di Lisbona.
L’emergenza rifugiati in Europa è stato uno dei temi centrali dell’udienza concessa stamane da Papa Francesco al Presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolic.
Il Ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha dichiarato sulle colonne del Sunday Times la sua intenzione di agire affinché gli accordi di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini comunitari all’interno dell’Unione Europa vengano rivisti in senso più restrittivo. Le parole del Ministro dell’Interno preoccupano, soprattutto chi opera oggi a favore delle comunità italiane residenti a Londra, ma anche in altre capitali europee.
Joseph Ratzinger “assomiglia al principe dell'antica Cina Lan Ling Wang (Gao Changgong). Anche se sul campo di battaglia egli combatteva indossando la maschera del diavolo, i tratti del volto che questa nascondeva erano delicati.” La descrizione insolita e immaginifica non viene da Occidente, ma da Oriente. Hajime Konno professore di studi germanici alla Università della Prefettura di Aichi in Giappone la usa nella sua biografia di Benedetto XVI appena pubblicata dalla Università di Tokyo.
La vita di Teresa Benedetta della Croce “può essere ritenuta una sconfitta, ma proprio nel martirio risplende il fulgore dell’Amore che vince le tenebre dell’egoismo e dell’odio”. Con queste parole Papa Benedetto XVI nell’udienza generale del 13 agosto 2008 rendeva omaggio a Santa Teresa Benedetta della Croce – Edit Stein, uccisa dai nazisti nelle camere a gas del lager di Auschwitz il 9 agosto di 73 anni fa.
Esiste una radicalizzazione dei musulmani in Europa? E come questa questione viene affrontata in seno alle comunità musulmane? Come è possibile promuovere una cultura del dialogo tra cristiani e musulmani? Insomma quali sono i dinamismi culturali e religiosi dei musulmani del continente? Sono queste alcune delle questioni su cui si confronteranno i vescovi e delegati per le relazioni con i musulmani delle Conferenze episcopali d’Europa.
Dobbiamo “alzare lo sguardo con coraggio e franchezza e a metterci anche in gioco rischiando qualcosa, accogliere una prospettiva attraverso cui leggere, interpretare i fatti”, perché “gli attentati terroristici, la questione dei migranti, i modelli di integrazione nella nostra società ci costringono a rischiare una riflessione su una realtà così complessa e inedita”. Lo ha detto il presidente delle Acli, Gianni Bottalico, concludendo il seminario di oggi sul tema “Islam, Europa, comprendere e discernere - Smascherare ed isolare le forze che puntano alla divisione e allo scontro”.
Essere e diventare responsabili nella vita è il tema del Congresso sulla pastorale universitaria in Europa cui parteciperanno cinquanta i delegati delle Conferenze episcopali d’Europa tra responsabili degli uffici nazionali per la pastorale universitaria e cappellani universitari di 18 paesi europei. AŁódź in Polonia dove si svolge il congresso dal 16 al 19 aprile 2015 su invito dell’arcivescovo locale, Mons. Marek Jedraszewski, Presidente della Commissione CCEE per la catechesi, la scuola e l’università, saranno presenti anche diversi gruppi di studenti.
Un re boemo, ultimo imperatore del Sacro Romano Impero, un Papa rifugiato ad Avignone, una incoronazione a nome del Papa ma per mano del decano del Collegio Cardinalizio, è il 1355 l’Europa da allora sarà per secoli divisa tra Oriente ed Occidente, e ci vorranno secoli per tornare a quell’ idea di Europa Unita che si spegneva dopo il regno di Carlo IV.